Le brave ragazze muoiono prima by Kathryn Foxfield

Le brave ragazze muoiono prima by Kathryn Foxfield

autore:Kathryn Foxfield [Foxfield, Kathryn]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2023-04-03T22:00:00+00:00


Capitolo 14

Cadde un nuovo fulmine. In lontananza. In mare aperto. Illuminò la gabbia in cui giaceva Teddy, e le dita di Ava a pochi centimetri dalla leva. Ritrasse le mani di scatto.

«Perché stai cercando di trasformarmi in un’assassina?».

Una saetta tagliente come una lama fece esplodere dei sassi sulla cima. Ava chiuse gli occhi, ma la luce le trapassò le palpebre. Seguì un rombo di tuono. No, non era un tuono. Era un gemito, non un tuono. Il rumore di una catena che si srotolava. Metallo che scricchiolava e ingranaggi che stridevano.

Ava aprì gli occhi di botto. La gabbia di Teddy era sparita, precipitata giù nelle profondità del mare. Corse verso il bordo della scogliera. Sotto di lei, nient’altro che oscurità. Un unico grido. Un tuffo. Silenzio.

Il tempo schizzò in avanti senza lasciare ricordi. Un secondo prima, Ava era in piedi accanto a Clem e a Olly a fissare giù verso le acque nere come inchiostro. Quello dopo, si stava svegliando sul palco del circo con le alghe sotto le unghie e i ricordi confusi.

La luce chiara del sole indicava che il tempo era passato, da notte era diventato giorno. Ma come era finita ad addormentarsi sul palco, Ava non lo sapeva. L’unica cosa di cui era certa era che Teddy era morto e che l’aveva ucciso una delle tre persone sullo scoglio: Clem, Olly o lei. Invece che sentirsi inorridita di fronte a quella consapevolezza, provava uno strano senso di torpore. Come se fosse stato tutto un sogno.

Si raddrizzò a sedere, rigida, e si guardò intorno. La maggior parte degli altri erano sul palco con lei, ancora addormentati o sul punto di svegliarsi. Jolie però non c’era, e nemmeno Olly e Clem. Ava sentì un tuffo allo stomaco al ricordo dell’amica che correva via nella notte. Le impronte sulla spiaggia. Le onde impetuose.

«Che diavolo è successo sugli scogli?», domandò Esme con voce rauca, mettendosi a sedere. «Ho appena sognato che Teddy era stato colpito da un fulmine ed era caduto in mare. Le notti su quest’isola sono folli. Odio non sapere cos’è reale».

Ava si riscosse dai propri pensieri. «Era reale. Teddy è morto», disse. «Ha confessato l’omicidio di Scarlett. Lei minacciava di rivelare il suo segreto, cioè che è stato lui a investire il fratello di Olly con l’auto».

Esme si raddrizzò a sedere. «È stato lui? Questo spiega le battutine di Scarlett sul fatto di guidare da ubriachi».

«L’hai notato anche tu».

«Io vedo tutto», commentò lei in un sussurro scherzoso, poi sorrise apertamente.

Livia le raggiunse a passo lento. Si abbandonò accanto a Esme, facendo scricchiolare le assi. Le posò la testa sulla spalla. Esme si irrigidì ma Livia non sembrò accorgersene. «Sono solo io a essermi persa metà nottata?», chiese.

«No. Non sei solo tu». Ava scorse le fotografie sulla fotocamera. Niente dopo le esibizioni nel circo. «Non ricordo niente dopo che Teddy è morto. A malapena mi ricordo quella parte», spiegò.

«L’hai ucciso tu?», domandò Esme, senza apparire molto turbata da quale potesse essere la risposta.

Ava ripensò agli istanti prima che cadesse. I lampi di luce che l’avevano disorientata.



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