Le pietre della memoria. Gunter Demnig e le pietre d'inciampo by Francesca Druetti & Benedetta Rinaldi

Le pietre della memoria. Gunter Demnig e le pietre d'inciampo by Francesca Druetti & Benedetta Rinaldi

autore:Francesca Druetti & Benedetta Rinaldi [Druetti, Francesca & Rinaldi, Benedetta]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Art, History, Contemporary (1945-), Biography & Autobiography, Entertainment & Performing Arts, Modern, 20th Century, Holocaust, Political Science, Political Process, Political Advocacy
ISBN: 9788832089745
Google: KvbAzQEACAAJ
editore: People
pubblicato: 2020-10-15T10:33:37+00:00


Lituania

La Lituania, come le altre repubbliche baltiche, viene occupata nel 1940 dall’Urss come previsto dal patto Ribbentrop-Molotov e dal 1941 dai tedeschi. Nel 1939, una parte della Lituania era già passata alla Germania.

Qui viene istituito, come negli altri territori orientali annessi dal Terzo Reich, il Reichskommissariat Ostland, la cui amministrazione dipende dalla Germania. Anche qui, nella persecuzione a danno delle minoranze, in particolare di ebrei e rom, parte della popolazione locale è a fianco degli occupanti. Tragicamente noto il cosiddetto “massacro del garage Lietuki”, quando nel 1941 un centinaio di ebrei della cittadina di Kovno è massacrata a sprangate sotto gli occhi della popolazione. Si stima che nella Seconda Guerra Mondiale siano stati sterminati circa il 95% degli ebrei lituani, sul totale di una comunità di oltre 200.000 persone presenti prima dell’Olocausto. Si calcola che il numero di assassini commessi a danno della comunità rom, sia invece di circa cinquecento persone, un terzo dei rom che vivevano nel territorio dell'attuale Lituania. Altri mille furono deportati per lavoro forzato in Germania e in Francia.

Demnig porta il suo progetto artistico in Lituania nel 2016, in diverse città e grazie al lavoro delle comunità ebraiche del Paese, del Centro lituano per i diritti umani e del Goethe Institut: in totale vengono posate diciannove pietre tra Vilnius, Kaunas, Šiauliai e Panevežys.

Simona Gaidyte, la responsabile del progetto per il Centro lituano per i diritti umani, ammette di aver incontrato diverse difficoltà per realizzare la posa e che non tutte le Istituzioni hanno accolto con entusiasmo il progetto. Tenacemente ha portato avanti il lavoro necessario per ottenere i permessi.

Le pietre posate ricordano sia persone di religione ebraica che persone appartenenti alla comunità rom.

«Il rispetto per ogni vittima è importante. Fino ad ora, l'Olocausto era percepito solo come una tragedia ebraica. Speriamo che queste pietre ci facciano capire che siamo tutti parte di una società. Tutti noi, come cittadini lituani, abbiamo perso una parte di noi stessi, i nostri cari. Un invito a ripensare la nostra storia», queste le parole di Simone. E certamente, ha ragione. Anche in Lituania purtroppo, parte della destra cerca di distorcere la realtà attraverso una “politica della memoria” volta a minimizzare quando non negare le responsabilità lituane nell’Olocausto.



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