L'interprete di Auschwitz by Gabriele Rigano

L'interprete di Auschwitz by Gabriele Rigano

autore:Gabriele Rigano [Gabriele Rigano]
La lingua: eng
Format: epub
editore: goWare
pubblicato: 2017-03-02T23:00:00+00:00


1 Vedi Katz 8 ottobre 1967, p. 7 [pp. 30-31]. Molto probabilmente la signora Rotschild venne arrestata con il marito che era rabbino, di cui però non si hanno notizie e che non compare nelle liste dei deportati il 18 ottobre 1943. Su questa vicenda poco nota vedi Richard Dyck, Der «gute Maresciallo» von Rom, «Aufbau», 5 settembre 1952, pp. 11-12.

2 La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, dopo la nascita della Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò) nel settembre 1943, venne inglobata nella Guardia Nazionale Repubblicana, che aveva reparti ferroviari che presidiavano le principali stazioni [nda].

3 Dal diario inedito di Lucia De Marchi, Ricordi di un’Ispettrice delle Infermiere volontarie della CRI, Padova, maggio 1974, cit. in Stefania Bartoloni, «Da una guerra all’altra: le infermiere della Croce Rossa fra il 1911 e il 1945», in Guerra e pace nell’Italia del Novecento. Politica estera, cultura politica e correnti dell’opinione pubblica, a cura di Luigi Goglia, Renato Moro, Leopoldo Nuti, il Mulino, Bologna 2006, pp. 170-171. Per un’altra testimonianza di Lucia De Marchi vedi Robert Katz, cit., p. 240.

4 Vedi Michele Sarfatti, Gli ebrei nell’Italia fascista…, cit., p. 268.

5 Sui precedenti di questa caratteristica dell’antisemitismo nazista vedi George L. Mosse, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’olocausto, Laterza, Roma-Bari 20033; Francesco Germinario, Argomenti per lo sterminio. Stereotipi dell’immaginario antisemita, Einaudi, Torino 2011. Sulla disumanizzazione dell’ebreo nell’antisemitismo nazista vedi George L. Mosse, cit., pp. 109-110; Raul Hilberg, La distruzione degli ebrei d’Europa, vol. I, Einaudi, Torino 1995, pp. 17-18; Philippe Burrin, L’antisemitismo nazista, Bollati Boringhieri, Torino 2004, pp. 45-46.

6 Anche Primo Levi aveva notato questo linguaggio. Vedi Primo Levi, Se questo è un uomo, Centro Internazionale di Studi Primo Levi – Edizione commentata a cura di Alberto Cavaglion, Einaudi, Torino 20125, p. 10. Vedi anche Giorgio Agamben, Quel che resta di Auschwitz. L’archivio e il testimone, Bollati Boringhieri, Torino 1998, p. 45 e Pier Vincenzo Mengaldo, La vendetta è il racconto. Testimonianze e riflessioni sulla Shoah, Bollati Boringhieri, Torino 2007, p. 143-144.

7 Potrebbe trattarsi di Aldo Muggia. Perì ad Auschwitz nel dicembre 1943.

8 Si trattava della signora Rotschild.

9 Sulla vicenda, e i prevedibili problemi sorti con i legittimi eredi, vedi la documentazione presente in CDEC, VS, b. 26, f. 858 Arminio Wachsberger. Sull’importanza della conoscenza delle lingue per avere maggiori possibilità di sopravvivere nei campi vedi Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986, pp. 72 e 74 e Donatella Chiapponi, La lingua nei lager nazisti, Carocci, Roma 2004, pp. 37-41.

10 Nel complesso concentrazionario di Auschwitz gli impianti di sterminio erano collocati ad Auschwitz I, che aveva il Crematorio I, e ad Auschwitz II (Birkenau), che aveva i Crematori II, III, IV, V e i Bunker 1 e 2 (per cui vedi più avanti).

11 Sul campo di Auschwitz vedi Till Bastian, Auschwitz e la «menzogna su Auschwitz». Sterminio di massa e falsificazione della storia, Bollati Boringhieri, Torino 1995; Destinazione Auschwitz, Proedi-CDEC, Milano 2000; Danuta Czech, Kalendarium. Gli avvenimenti del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau 1939-1945, Mimesis, Milano 2006; Carlo Saletti, Frediano



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