L'inverno più lungo by Andrea Riccardi;

L'inverno più lungo by Andrea Riccardi;

autore:Andrea Riccardi; [Riccardi, A.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
ISBN: 9788858103715
editore: edigita
pubblicato: 2012-11-14T23:00:00+00:00


Una protesta e una direttiva

Nel 1976 il card. Traglia, vicegerente di Roma all’epoca dell’occupazione tedesca (come ho già ricordato), mi disse in modo circostanziato che Pio XII fu turbato dall’invasione del Lombardo. Fu un’occasione in cui Traglia vide il papa, il che non avveniva abitualmente. Pio XII aveva deciso, per protestare contro l’atto di aggressione, di non fare celebrare la tradizionale Messa di Natale della Vigilia nelle chiese di Roma (che normalmente si celebrava a mezzanotte, ma era stata anticipata alle 17 per il coprifuoco). Una parte delle parrocchie furono avvertite in questo senso dal vicegerente. Papa Pacelli, poi – su pressione tedesca (così ricordava Traglia senza precisare bene da chi fosse esercitata) – era ritornato sulla sua decisione. A questo punto mons. Traglia fu incaricato dal papa di cambiare direttiva. Il vescovo – così raccontava – non volle farlo per telefono per evitare i controlli e si mise a girare, con la macchina, per le parrocchie di Roma comunicando a voce il nuovo ordine24. Così rientrò la protesta, che non è documentata, ma resta un fatto interessante, rivelatore dell’animo del papa oscillante tra la volontà di difendere lo spazio della Santa Sede con una protesta e la preoccupazione di non turbare il delicato equilibrio.

Tuttavia «L’Osservatore Romano» del 23 dicembre (un giorno dopo l’invasione del Lombardo e solo un giorno prima della vigilia di Natale) pubblicò un avviso: «In Roma non sarà celebrata la Santa Messa nella Vigilia di Natale». Il motivo addotto erano le «speciali circostanze». Si annunciava pure, in altra pagina del giornale vaticano, che – come nell’anno precedente – la Radio Vaticana e l’EIAR (l’ente radiofonico italiano) avrebbero trasmesso la Messa della Vigilia celebrata privatamente da Pio XII25. Non si celebrava la Messa della Vigilia per misure di sicurezza o per marcare una protesta? Il ricordo di Traglia, piuttosto chiaro, era nel senso della protesta. Allo stato attuale della documentazione non è possibile saperne di più. In ogni modo significativamente venne abolita la tradizionale Messa natalizia. C’era un forte nervosismo nel mondo ecclesiastico per la prima violazione dello spazio della Chiesa.

Ma che cosa era successo in Vaticano tra il 22 e il 24 dicembre? La documentazione è scarsa. Siamo solo in possesso di qualche nota della Segreteria. Il 22 dicembre il papa vide la relazione sull’invasione all’Orientale. Il 23 dicembre il card. Maglione parlò con l’ambasciatore tedesco Weizsäcker «circa la perquisizione operata nel Seminario Lombardo». Probabilmente la linea difensiva del diplomatico fu che si trattava di un affare di italiani (come era stato detto dal comando tedesco a Pfeiffer). Il segretario della nunziatura in Italia, mons. Marchioni, venne incaricato di parlare con la polizia italiana, ma il vicedirettore di questa, pur ammettendo la responsabilità italiana, dichiarò che l’ordine veniva dai tedeschi. Maglione ne parlò con il generale Chirieleison, che avrebbe rappresentato l’affare al maresciallo Graziani26.

Mons. Montini non sembra coinvolto nell’affare. Fece tutto il card. Maglione. Questi, preoccupato, parlò con mons. Traglia e lo pregò di mettere in pratica queste linee, così riassunte: «non



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