L'orto sul balcone by Grazia Cacciola

L'orto sul balcone by Grazia Cacciola

autore:Grazia Cacciola [Cacciola, Grazia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Giardinaggio
pubblicato: 2008-12-31T23:00:00+00:00


Carciofi

È possibile coltivare anche i carciofi nel proprio balcone. Una piccola carciofaia è difficile da fare, ma dà tanta soddisfazione.

Marzo-aprile è il momento migliore per impiantare la carciofaia, per chi la fa ex novo. Le piante hanno un ciclo vegetativo da 8 mesi a 10-15 anni, quindi bisogna predisporre un vaso capiente che rimarrà dedicato alla carciofaia a lungo. In genere la carciofaia si rinnova continuamente perchè le piante da carciofo negli orti, anche in condizioni climatiche favorevoli, hanno un ciclo di produzione alta sui 4 anni, poi cala.

Siccome si riproduce dalle piante stesse, tanto vale sostituirle ogni 4 anni con nuovi esemplari autoprodotti.

Alcuni trattano la coltivazione come annuale, soprattutto al sud dove i polloni e le piantine nuove attecchiscono subito e velocemente. Al nord in genere si proteggono dal freddo e si scoprono l'anno dopo perchè il periodo di attecchimento è di una stagione, si rischierebbe altrimenti di fare una coltivazione biennale.

Il carciofo è una pianta che non va seminata, e qui cominciano i problemi. I semi esistono ma producono carciofi piccoli e spinosi su tempi lunghissimi, quindi non vale la pena. Una delle cose più difficili è trovare qualcuno che abbia una carciofaia e ci regali qualche carduccio, cioè i polloni provvisti di radici e di almeno 4 foglie, che si prelevano al piede delle piante madri. Ne producono molti, quindi non è una richiesta terribile o esosa. È lo stesso mezzo che si utilizza poi per moltiplicare le piante di carciofo nel proprio orto (Figura 8.3).

L'impianto va fatto in buche larghe e profonde almeno 30 cm, badando di non interrare il colletto della pianta. È meglio sistemare le piante di carciofo in file distanziate tra loro 90-120 cm, mentre tra una pianta e l'altra nella stessa fila si lasciano 70-100 cm. Il terreno va preparato in precedenza. deve essere profondo (quindi niente coltivazione sul balcone o su terrapieni, organico, con elevata capacità idrica ma esente da ristagni (no terreni argillosi). È meglio un PH leggermente acido, ma anche in terreno a PH neutro crescono bene. Se l'impianto come in questo caso è primaverile, si mette abbondante compost o letame maturo mentre in autunno si mette del letame non completamente maturo come copertura oppure dello scortecciato per pacciamatura. Quello che consuma di più il carciofo è il potassio, quindi soprattutto in estate e in preparazione del terreno va reintegrato. A un mese dall'impianto e in autunno si fa la rincalzatura mentre in gennaio-febbraio la scalzatura. Gli steli secchi vanno tagliati alla base dopo il raccolto. Possono essere consociati gli ortaggi a ciclo breve (insalatine da taglio, carote, cipolle, aglio ecc.)

Si raccoglie da luglio a ottobre, a seconda del clima e comunque a 150-250 giorni dall'impianto. La produzione è fino a 2 kg di carciofi per pianta.



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