Matteotti e Mussolini by Mimmo Franzinelli

Matteotti e Mussolini by Mimmo Franzinelli

autore:Mimmo Franzinelli [Franzinelli, Mimmo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-01-23T12:00:00+00:00


E propone in modo provocatorio – per una ragione di coerenza – l’abrogazione della Festa dello Statuto (istituita nel 1861, cade ogni prima domenica di giugno), poiché il documento emanato il 4 marzo 1848 dal re di Sardegna Carlo Alberto viene quotidianamente calpestato dal governo e dai suoi manutengoli:

– L’art. 24 dello Statuto garantiva a tutti i cittadini i diritti civili e politici e l’ammissibilità alle cariche civili e militari, ma il partito fascista al potere licenzia dalle Amministrazioni i cittadini socialisti e costituisce accanto all’esercito un nuovo esercito, tutto suo, obbediente personalmente al capo del fascismo, costituito di tutti i fascisti e solo di fascisti. Cioè, come in Russia, un partito armato si accampa in Italia come in un paese di conquista, e reclama da tutti gli altri l’obbedienza più assoluta;

– l’art. 26 garantisce la libertà individuale, ma ciascun direttorio locale fascista decreta il bando a chicchessia;

– l’art. 27 assicura Il domicilio è inviolabile. Niuna visita domiciliare può aver luogo se non in forza della legge, ma il domicilio dei lavoratori e dei socialisti è aperto a chiunque che di giorno o di notte vi s’introduca, terrorizzando donne e fanciulli;

– l’art. 28 garantisce la libertà di stampa, ma un questore può minacciare punizioni ai giornali che osino pubblicare certe notizie. E ogni dirigente di fascio può minacciare la distruzione della tipografia se il giornale segue certe direttive; minacciare la vita dei redattori e accentuare il tono; bruciare le copie che contengono un articolo sgradito; imporre il licenziamento di un direttore o di un redattore;

– l’art. 29 stabilisce Tutte le proprietà sono inviolabili, senza alcuna eccezione, ma il nuovo regime permette un’eccezione per i beni collettivi dei lavoratori, cooperative, case del popolo, e simili. Esse possono essere minacciate, accaparrate, incendiate, tenute in possesso dai fascisti, senza risarcimento o pagamento, per diritto di conquista;

– l’art. 32 riconosce il diritto di adunarsi pacificamente e senz’armi, uniformandosi alle leggi, ma i socialisti non possono tenere riunioni pubbliche. Per le riunioni private, sono soggetti all’accusa di complotto e all’incarceramento; quanto meno potranno essere perquisiti e inquisiti. I sindacati operai si riuniscono solo secondo il beneplacito fascista, e purché non prendano deliberazioni sgradite al fascismo.111



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