Max Schreck, l'attore vampiro by Della Gatta Eleonora

Max Schreck, l'attore vampiro by Della Gatta Eleonora

autore:Della Gatta, Eleonora [Della Gatta, Eleonora]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2022-02-19T04:00:00+00:00


LA CARRIERA DOPO IL CONTE ORLOK, GLI ULTIMI ANNI

Dopo Nosferatu, Max Schreck non ha però mai più interpretato nessun altro ruolo in veste di vampiro ma ha invece continuato la sua carriera in teatro e in alcune produzioni cinematografiche tedesche.

Sappiamo per esempio che è apparso nella commedia surreale di 16 minuti di Bertolt Brecht diretta da Erich Engel: Mysterien eines Friseursalons (I misteri del barbiere) nel 1923, insieme agli attori di cabaret Blandine Ebinger, Erwin Faber e Karl Valentine.

La seconda collaborazione di Schreck con il regista di Nosferatu F.W. Murnau fu la commedia Die Finanzen des Grossherzogs (Le finanze del Granduca, 1924).

Nel 1926 Schreck tornò al Kammerspiele di Monaco e continuò a recitare in diverse pellicole cinematografiche, sopravvivendo all’avvento dei film sonori fino al 1936, quando morì a soli cinquantasette anni a causa di una insufficienza cardiaca.

Era il 19 febbraio 1936, Schreck aveva appena interpretato il ruolo del Grande Inquisitore nella commedia Don Carlos[13]. Quella sera ebbe un malore e il medico lo mandò in ospedale per accertamenti, ma morì la mattina dopo, stroncato da un infarto.

Fu sepolto il 14 marzo 1936 a Wilmersdorfer Waldfriedhof Stahnsdorf, a Brandeburgo.

Una piccola curiosità che ha contribuito a rendere la figura dell’attore tedesco ancora più mitologica la fornisce lo sceneggiatore Daniel Waters il quale ha creato il suo Max Shreck – il milionario filantropo interpretato da Christopher Walken – per il film di Tim Burton, Batman Returns prendendo come spunto proprio il personaggio interpretato da Max Schreck in Nosferatu e dichiarando di aver preso ispirazione dall’interpretazione dell’attore tedesco per la realizzazione del suo Shreck sia a livello di movenze che di mimica facciale.

Certo è che l’interpretazione magistrale e fin troppo realistica di Schreck ha caricato di forte espressionismo la figura del conte Orlok anche grazie all’impatto visivo del suo personaggio.

La fisionomia a metà tra l’umano e il mostruoso e lo sguardo magnetico di Schreck che per tutto il tempo riesce a essere allucinato e credibile, è stata in grado di terrorizzare lo spettatore sin dall’iniziale ingresso sulla scena.

Il primo film horror sui vampiri nonché indubbio capolavoro di Murnau si può oggi guardare in una bellissima edizione rimasterizzata, restaurata dalla fondazione Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung.

Questa nuova edizione è stata proiettata per la prima volta il 15 ottobre 2013 nelle sale cinematografiche del Regno Unito.

Ed è forse questo il paradosso dell’uomo Max Schreck, un attore della cui vita si sa poco e nulla, ma tutto quello che si sa (o meglio, si presume di sapere) lo si deve a un’unica interpretazione nell’unico film in cui appare al grande pubblico mondiale. Un’interpretazione che diventa forse la più terrificante rappresentazione visiva di un vampiro nella storia del cinema, ancor più se si pensa all’epoca in cui il film è stato girato.

Schreck-Orlok è diventato un simbolo di morte, una figura oscura che fluttua minacciosa frame dopo frame, una ipnotica immagine di quell’orrore atavico, quel sospetto che da sempre vive dentro l’essere umano e che porta a credere che davvero siano esistiti (esistano?) tali abomini della natura.



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