Opere Minori by Dante Alighieri

Opere Minori by Dante Alighieri

autore:Dante Alighieri
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


CAPITOLO VI

1 Nel precedente capitolo è mostrato per che modo lo sole gira; sì che omai si puote procedere a dimostrare la sentenza de la parte a la quale119 s’intende. Dico adunque che, in questa parte, prima comincio a commendare questa donna per comparazione a l’altre cose; e dico che’l sole, girando lo mondo, non vede alcuna cosa così gentile come costei; per che segue che questa sia, secondo le parole, gentilissima di tutte le cose che’l sole allumina. 2 E dice: in quell’ora; onde è da sapere che «ora» per due modi si prende da li astrologi. L’uno120 si è che del die e de la notte fanno ventiquattr’ore, cioè dodici del die e dodici de la notte, quanto che’l die sia grande o picciolo; e queste ore si fanno picciole e grandi nel dì e ne la notte, secondo che il dì e la notte cresce e menoma. E queste ore usa la Chiesa, quando dice Prima, Terza, Sesta e Nona, e chiamasi ore temporali. 3 L’altro modo si è che, faccendo del dì e de la notte ventiquattr’ore, tal volta ha lo die le quindici ore e la notte le nove; tal volta ha la notte le sedici e lo die le otto, secondo che cresce e menoma lo die e la notte; e chiamansi ore equali. E ne lo equinozio sempre queste e quelle, che temporali si chiamano, sono una cosa; però che, essendo lo dì equale de la notte, conviene così avvenire.

4 Poi quando dico: Ogni Intelletto di là su la mira, commendo lei, non avendo rispetto ad altra cosa. E dico che le Intelligenze del cielo la mirano, e che la gente di qua giù gentile pensano di costei, quando121 più hanno di quello che loro diletta. E qui è da sapere che ciascuno Intelletto di sopra, secondo ch’è scritto nel libro de le Cagioni122, conosce quello che è sopra sé e quello che è sotto sé. 5 Conosce adunque Iddio sì come sua cagione, conosce quello che è sotto sé sì come suo effetto; e però che Dio è universalissima cagione di tutte le cose, conoscendo Lui, tutte le cose conoscono123 sì, secondo124 lo modo de la Intelligenza. Per che tutte le Intelligenze conoscono la forma umana in quanto ella è per intenzione regolata ne la divina mente; e massimamente conoscono quella [le] Intelligenz[e] motric[i], però che sono spezialissime cagioni di quella e d’ogni forma genera[ta], e conoscono quella perfettissima, tanto quanto essere puote, sì come loro regola ed essemplo. 6 E se essa umana forma, essemplata e individuata, non è perfetta, non è manco125 de lo detto essemplo, ma de la materia la quale individua. Però quando dico: Ogni Intelletto di là su la mira, non voglio altro dire se non ch’ella è così fatta come l’essemplo intenzionale che de la umana essenzia è ne la divina mente e, per quella [in tut]te l’altre, massimamente in quelle menti angeliche che fabbricano col cielo queste cose di qua giuso.

7 E, a questo affermare, soggiungo quando dico: E quella gente che qui s’innamora.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.