Pathogenesis (edizione italiana) by Jonathan Kennedy

Pathogenesis (edizione italiana) by Jonathan Kennedy

autore:Jonathan Kennedy [Kennedy, Jonathan]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2024-04-28T00:00:00+00:00


Cuore di tenebra

Confrontando l’Atlante catalano con le mappe prodotte quasi cinque secoli dopo, si potrebbe pensare che i cartografi medievali maiorchini conoscessero l’Africa subsahariana meglio degli imperialisti vittoriani. Il primo include immagini suggestive dell’interno con qualche accenno di realtà e le seconde sono praticamente in bianco tranne la costa.

Le cose cambiarono all’inizio degli anni novanta del XIX secolo. Quando Joseph Conrad capitanò un battello a vapore lungo il fiume Congo, le lacune nella conoscenza dell’Africa da parte degli europei erano ormai quasi nulle. Secondo Marlow, narratore e alter ego dello scrittore in Cuore di tenebra, il vuoto nella geografia africana dei decenni precedenti la sua infanzia “si era riempito di laghi e fiumi e nomi. Aveva cessato di essere uno spazio vuoto incantevole e misterioso – una macchia bianca che un bambino può riempire di sogni di gloria”. All’inizio del Novecento, più di nove decimi della terraferma africana erano occupati dalle potenze straniere, tranne l’Abissinia (Etiopia) e la Liberia, che era appartenuta all’American Colonization Society. Il continente “era diventato un luogo di tenebra” a causa dello sfruttamento e dell’oppressione europea.442

Gli storici di solito spiegano la “spartizione dell’Africa” come una conseguenza del desiderio degli industriali europei di mettere le mani su nuove fonti di materie prime e di aprire mercati per i loro prodotti. La rivoluzione industriale condusse all’impennata dell’attività manifatturiera e i proprietari delle fabbriche erano desiderosi di individuare fonti di risorse naturali a basso costo e acquirenti per le loro merci: ambizioni molto simili a quelle degli europei del tardo Medioevo portoghese. La differenza principale è che, a partire dagli anni ottanta del XIX secolo, i colonialisti furono in grado di stabilire e mantenere le colonie in Africa. Cosa era cambiato?

Gli sviluppi tecnici, come il battello a vapore e la mitragliatrice Maxim – la prima arma da fuoco automatica – furono di certo cruciali, ma si tratta solo di una parte della storia.443 Gli europei dovevano sopravvivere abbastanza a lungo da poter navigare con le loro imbarcazioni a vapore verso l’interno del continente per poi sparare dieci proiettili al secondo nelle carni della popolazione locale. Le innovazioni nei trasporti e negli armamenti favorirono la corsa all’Africa solo in concomitanza con i miglioramenti nella prevenzione e nel trattamento della malaria e il chinino fu fondamentale a questo proposito.

Il chinino in natura si trova nella corteccia degli alberi di china che crescono ai piedi delle Ande orientali. I gesuiti spagnoli alla fine del 1500 osservarono che le popolazioni indigene curavano la febbre con una sorta di proto-acqua tonica a base di corteccia macinata e zucchero. A partire dalla metà del XVII secolo la “polvere dei gesuiti” veniva utilizzata in tutta Europa come trattamento per la malaria, che all’epoca era endemica, ma soprattutto per il ceppo vivax, meno devastante, ma in grado di riprodursi a temperature più basse. Oliver Cromwell, a capo di un’austera dittatura protestante dopo l’esecuzione di Carlo I nel 1649, si ammalò ma si rifiutò ostinatamente di assumere un farmaco associato ai papisti.444 Morì poco dopo. Carlo II, che



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