Preferirei di no. by Giorgio Boatti

Preferirei di no. by Giorgio Boatti

autore:Giorgio Boatti
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-07-13T04:00:00+00:00


Note

1 Si veda, ad esempio, la lettera con cui la Prefettura di Torino informa la Direzione Generale della Pubblica Sicurezza presso il ministero dell’Interno nonché i prefetti di Reggio Emilia e di Bologna, su Carrara: «In risposta alla Ministeriale n. 24536/868 del 24 aprile p. p. comunicasi che il prof. Carrara Mario fu Lodovico e Zanotti Bianca, nato a Guastalla il 10 novembre 1866, marito dell’antifascista Lombroso Paola fu Cesare, qui abitante in via Febo 18, ha formato oggetto di precorsa corrispondenza con codesta On. Divisione Affari Generali e Riservati. Egli in gioventù militò nel partito repubblicano. Passò poi al socialismo senza prendere però parte attiva alla propaganda ma mantenendo fede alla sue idee anche con l’avvento del fascismo. In una lettera diretta al Ministro dell’Educazione Nazionale dichiarò, tra l’altro, di non potersi impegnare a dare alla sua attività didattica un orientamento conforme alle direttive politiche impartite, e, pertanto, in seguito a disposizione Ministeriale, nel gennaio 1932, fu diffidato ai sensi dell’art. 164 Legge di P. S. a tenere buona condotta politica e a non svolgere attività contraria al Regime. Nello stesso anno il Carrara, che era titolare della cattedra di medicina legale e docente di antropologia criminale presso la locale università, fu esonerato dall’insegnamento per non aver voluto prestare giuramento di fedeltà. In seguito fu anche dispensato dalla mansione di medico sanitario delle locali carceri giudiziarie. Attualmente il prof. Carrara non dà apparentemente luogo a rilievi in linea politica. La cognata, Lombroso Gina è moglie del noto fuoruscito Ferrero prof. Guglielmo», in Archivio Centrale di Stato, Casellario Politico Centrale, fascicolo b 1112.

2 Il rapporto parigino steso da Pitigrilli in data 8 giugno 1935 è in Franzinelli, I tentacoli dell’Ovra cit. Si veda il ritratto di Pitigrilli in casa Levi affidato da Natalia Ginzburg a una pagina memorabile di Lessico famigliare, Mondadori, Milano 1986, vol. I.

3 «Si informa - viene scritto in una comunicazione, copia di un appunto del 26 ottobre 1936 della Divisione Polizia Politica, della Divisione Affari Generali e Riservati, Sezione I, al Casellario Politico Centrale - che la Questura di Torino ha proceduto il 13 corrente al fermo del noto prof. Carrara colà residente, essendosi accertato, attraverso la revisione di una lettera a lui inviata dal Ministro della Giustizia del Governo Spagnolo, che egli aveva solidarizzato con detto Governo e aveva auspicato il trionfo delle milizie sovversive. Nella perquisizione eseguita nell’abitazione di detto professore sono stati sequestrati il programma dattilografato «Nuove edizioni di Capolago» e un manoscritto incompleto redatto dalla moglie, Paola Lombroso, contenente critiche alla impresa africana e previsioni pessimistiche circa le conseguenze di detta impresa. Il prof. Carrara al quale sono stati contestati: 1°) L’attività antifascista da lui esplicata; 2°) la circostanza di avere egli chiesto e ottenuto, nell’agosto scorso, la restituzione del passaporto, adducendo la necessità di doversi recare all’estero per partecipare ad un congresso, motivo questo risultato, attraverso gli accertamenti esperiti, insussistente; 3°) il contenuto della lettera in parola, al cui sequestro è stato provveduto con regolare ordinanza dell’Autorità Giudiziaria. Ha reso le



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