Robin Williams. I sogni non muoiono mai by AA.VV

autore:AA.VV. [Herbert, Emily]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori Libri Trade Electa
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Conferma di un talento

Ti viene data solo una piccola scintilla di follia, non devi perderla.

R.W.

Per la maggior parte degli anni Novanta la carriera cinematografica di Williams fu in ascesa. Nel 1993 arrivò un altro ruolo determinante, stavolta in Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre, basato sul romanzo di Anne Fine Un padre a ore e con Sally Field co-protagonista. Stranamente, quando il film uscì ottenne recensioni molto discordi, anche se oggi è considerato un grande classico, al sessantaseiesimo posto nella classifica dell’American Film Institute “100 anni, 100 risate: i film più divertenti d’America” e al quarantesimo in “I 100 film più divertenti di tutti i tempi” di “Bravo”.

Il film, in cui compare Pierce Brosnan prima di diventare Bond, racconta la storia di Daniel e Miranda Hillard, genitori divorziati di tre bambini. Daniel è un doppiatore (il che diede a Robin molte occasioni di fare il giullare) e, dopo il divorzio e una concessione molto limitata di affidamento, si traveste da tata scozzese e fa di tutto per tornare nella vita dei suoi figli. Alla fine il trucco viene svelato e lui perdonato, con il messaggio (ormai buona parte dei film di Williams avevano un messaggio) che non solo lui ha imparato a essere un padre migliore, ma che la famiglia trionfa su tutto (un commovente esempio di quanto questo sia vero: un attore del tutto sconosciuto chiamato dottor Toad aveva una particina come barista nel film. In realtà questi altri non era che R. Todd Williams, ora rinomato produttore di vini e co-fondatore della Toad Hollow Vineyards, nonché fratello adottivo maggiore di Robin. In effetti, era stato un barista ai suoi tempi).

Fu certamente Williams a volere la produzione: la sua parte è assolutamente determinante nel film. “Nella pellicola, se il personaggio di Robin non fosse in grado di imbrogliare la donna con cui è stato sposato per quattordici anni, lei non lo assumerebbe, e non ci sarebbe il film”, disse il regista Chris Columbus al “New York Magazine” nel 1993. Era molto più personale di quanto la maggior parte delle persone fosse in grado di intuire: anche Robin aveva recentemente affrontato un divorzio ed era ben consapevole di tutti i problemi che nascono quando genitori e figli non si vedono abbastanza spesso. In un certo senso, era un argomento sentito, quanto le battute sull’abuso di droghe che usava una volta per il cabaret.

Mrs. Doubtfire fu paragonato a Tootsie (1982) – il film che spalancò le porte del successo a Dustin Hoffman, che si traveste da donna per ottenere un lavoro in una soap opera – ma, mentre questo fu subito e meritatamente considerato un classico della comicità, il film con Williams no. Fu paragonato, in genere sfavorevolmente, a uno dei capisaldi sul travestimento, A qualcuno piace caldo (1959), e anche le recensioni (abbastanza) favorevoli furono a volte taglienti.

“Raramente ho riso tanto per un film che non mi è piaciuto”, scrisse David Ansen su “Newsweek”. “L’abito, la maschera e la signorilità della signora Doubtfire sono di per sé limitanti, ma niente trattiene Williams quando cavalca l’onda”, commentò Janet Maslin per il “New York Times”.

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