Scritti scelti by Pietro Aretino

Scritti scelti by Pietro Aretino

autore:Pietro Aretino [Aretino, Pietro]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Literary Collections, Letters
ISBN: 9788841888735
Google: Z9iwyPl3uBoC
Amazon: B002KFD5QY
editore: UTET
pubblicato: 1976-05-15T00:00:00+00:00


DA «LE CARTE PARLANTI»

I.

CARTE. Era un giocator in Siena molto famoso ne la sufficienza de le carte,1 ma odiato assai per il bestemmiar che faceva; ma occorse che alcuni il costrinsero ad avotarsi di non ne mandar più una,2 con una bella galantarìa. La notte di Santa Lucia il detto senese si pose a giocare e, a ogni posta che perdeva, la povera Vergine si sentiva martorizare il nome da la sua lingua fradicia; e peggio ancora, che gnele attaccava rivincendole;3 onde la cosa si terminò col non lasciarsi altro indosso che la camiscia; e se non che i vincitori non volsero giocar ne le massarizie di casa, era per far del resto, con lo giugnervi fino ai coppi del tetto.4 A la fine, indebilito dal tanto vociferare contra santa santorum, si gettò in sul letto, nel quale il sonno superò talmente il dolore, che si adormentò; e gli amici…

PADOVANO. Nascosto il lume cominciarono a far vista di giocare al buio.

CARTE. Tu la sai, eh?

PADOVANO. La sapevo, ma ella mi è uscita di mente, sì che andate di lungo.

CARTE. — Re a un scudo, asso a lo avanzo —, dicevano essi; ma con una voce ch’ averìa desto un zappatore, non che colui che dormiva per disperazione, e non per volontà che ne avesse.

PADOVANO. E quanti ne dormano per tal dispetto!

CARTE. Ne lo aprir de gli occhi, il corrivo5 si stupì, non vedendo la lucerna, e sentendo contare il numero dei danari, che fingevano aver messi per posta: e perché i baioni6 continuavano a chiamare otto a sette, e nove a dieci, e simili novelle, disse il nencio:7 — Come diavolo giocate voi, a lo scuro? — Che cianci tu di scuro o di luminato?8 — risposero coloro; che in ultimo gli fecero credere che le carte gli avevano fatto perdere i soldi e Santa Lucia il vedere.

PADOVANO. Ah, ah, ah!

CARTE. E giuracchiando che la candela era in tavola, mostravano di scarbonchiarla e di porci suso il piede, acciò che il fume de la ismoccolatura non gli salisse al naso: e replicando le chieste,9 parevano contendere e adirarsi, come si suole giocando. In modo tale che il menchione, tenendo per certo che la Martire si fusse vendicata de le bestemmie con lo accecarlo, cominciò a chiedergli misericordia, obligandosi a Dio con voto di mai più bestemmiare in sua vita. La qual cosa udendo i cotali uomini, rimesso la luce in tavola, gli restituiron la vista. E così fummo causa che non bestemmiasse pur un tratto, mentre ch’ ei visse.

[Dall’ediz. di Venezia, 1545, citata nella Nota bibliografica, c. 18 r].



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