Sotto un cielo pieno di stelle by Serena Brucculeri

Sotto un cielo pieno di stelle by Serena Brucculeri

autore:Serena Brucculeri [Brucculeri, Serena]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: romanzi d'amore, Contemporary, brucculeri, Fiction, Romanzi rosa, cielo di stelle, serena brucculeri, Sotto un cielo pieno di stelle, sotto un cielo, Romance, cielo pieno
ISBN: 9788827820490
Google: MF1RDwAAQBAJ
editore: Youcanprint
pubblicato: 2018-02-24T00:00:00+00:00


Capitolo 14

Sandy raggiunge il suo appartamento e ci si fionda dentro come se fosse inseguita da qualcuno; si chiude la porta alle spalle appoggiando la schiena contro. Chiude gli occhi e butta la testa all’indietro, tirando un lungo sospiro. Il ricordo delle labbra di Miller su di lei le fa provare un fremito al basso ventre, ma cerca di reprimerlo staccandosi dalla porta per spogliarsi e andare a fare una doccia. Il solo pensiero di doversi allontanare da lui in questo momento la fa soffrire, e non osa immaginare che dolore avrebbe provato se si fosse distaccata dal ragazzo dopo una conoscenza più approfondita.

Si lava i capelli con lo shampoo, massaggiando la testa con le dita e si posiziona sotto il getto d’acqua a occhi chiusi, cercando di lasciar scivolare via il ricordo di Phil e delle romantiche ore passate con lui.

Una volta fuori dalla doccia si asciuga i capelli e si mette la prima maglietta che trova, ma appena la infila sente qualcuno suonare al campanello. Pensa che sia Tiffany che vuole lasciarle Sean per trascorrere un’altra serata con Robert. Afferra i pantaloni della tuta, li indossa e poi va ad aprire la porta sperando che non sia lei, è troppo stanca per fare da baby sitter al nipote. Con sua grande sorpresa non trova lei ad aspettarla ma Phil, ancora più affascinante del solito. In una mano tiene una bottiglia di vino e nell’altra un’enorme scatola di cioccolatini. Le intenzioni di Sandy cominciano a vacillare, una dopo l’altra, come i fragili soprammobili in cristallo della mamma all’interno della vetrinetta.

«Ciao… mi sono permesso di ordinare due pizze, arriveranno tra una mezz’ora circa, se mi fai entrare, possiamo mangiarle assieme».

A questo punto lei deve decidere: allontanarlo educatamente avanzando la scusa della stanchezza oppure accettare l’idea di condividere una pizza in compagnia e, alla prima occasione, confessargli le conclusioni a cui è dolorosamente giunta. Sicuramente sarebbe stato più semplice affrontare la situazione al telefono, perché averlo lì di fronte in tutta la sua magnificenza, rende le cose più complicate; è irresistibile con quel sorriso impertinente che gli piega l’angolo della bocca in una curva perfetta e lei non può fare altro che scuotere la testa sorridendo, e scostarsi per lasciarlo entrare, poi prende dalle mani di Phil la scatola e la bottiglia.

«Grazie, non dovevi disturbarti».

«Figurati, per così poco…». La ragazza gli fa strada in cucina e lui la segue. Si sente un po’ tesa; non si aspettava che Phil la raggiungesse fino a casa.

«Nell’attesa beviamo un po’ di vino… Dove tieni il cavatappi?».

«È lì nel primo cassetto» replica lei con le guance accaldate. Non osa immaginare che effetto potrebbe farle il connubio Phil-alcool così si promette di assaggiarne solamente un goccio, tanto per non essere scortese. Phil riempie due bicchieri e gliene porge uno. Sandy lo appoggia alle labbra e beve un sorso di quel nettare pericoloso, poi posa il bicchiere.

«Vieni, perché non ci sediamo sul divano, nel mentre che aspettiamo le pizze?» gli propone, imponendosi di rimanere calma e di ignorare il profumo del ragazzo che aleggia nell’aria.



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