Stella Rossa by Claudio Bolognini

autore:Claudio Bolognini [Bolognini, Claudio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Red Star Press
pubblicato: 2024-05-15T00:00:00+00:00

33. SUGANO

Gallo salutò a denti stretti il partigiano disarmato con le coperte.

«Sai chi è luilì?»

Quando Gallo esordiva così, Paolo sapeva che non era una domanda, ma un intercalare per continuare a raccontare.

«Scheggia era andato con Sugano, poi è tornato e il Lupo l’ha perdonato», affermò infatti Gallo.

«Però non gli ha mica ridato il moschetto, Scheggia deve riconquistarselo».

Paolo non sapeva della scissione di Sugano.

Un martedì di fine giugno, mentre il crepuscolo calava sull’accampamento della Stella Rossa a Monte Ombraro, era esploso un colpo di rivoltella.

Il Lupo e Sugano stavano litigando sin dal mattino. Da settimane rivendicavano idee opposte sul proseguo della lotta armata. Sugano intendeva intraprendere una linea più politicizzata e recarsi a Montefiorino, dove era appena nata la Repubblica partigiana. Il Lupo, invece, non ne voleva sapere e premeva per ritornare nella zona di Monte Sole.

«Ma il motivo era un altro».

«Quale?» chiese Paolo.

«Il Lupo non voleva i commissari politici in mezzo ai marroni, invece a Sugano piacevano».

Alla fine, il Lupo aveva affermato che Sugano poteva anche andarsene, ma doveva restituire le armi dei suoi uomini. E con il Lupo si erano schierati tutti i principali fondatori: dal Vecchio a Gianni, da Fonso a Barba.

Quello sparo al crepuscolo aveva scritto la parola fine a ogni discussione.

Sugano si era allontanato con quaranta uomini disarmati, altri quarantacinque lo avevano però raggiunto con le armi trattenute nella notte. Avevano finto di restare con il Lupo, per poi fuggire di nascosto con le armi. Sugano aveva chiamato i suoi uomini “Battaglione d’assalto Stella Rossa Sugano”, ma per tutti erano solo Quelli di Sugano.

Il grosso degli uomini era però restato con il Lupo.

«Eravamo trecentododici!» esclamò Gallo.

«Che fine hanno fatto quelli di Sugano?»

«Le hanno buscate dai tedeschi».

Il battaglione di Sugano aveva partecipato alla difesa della Repubblica partigiana di Montefiorino, poi era caduto in un’imboscata dei tedeschi subendo gravi perdite. Quasi tutti gli uomini di quel che restava del battaglione Sugano si erano aggregati ai partigiani della 7 a Gap a Bologna.

Sugano si era unito alla Stella Rossa sin dalle prime azioni, proveniva da Bologna dove faceva il meccanico. Era stato in guerra in Jugoslavia e aveva combattuto a fianco dei partigiani jugoslavi contro i tedeschi. Per le sue doti militari aveva ottenuto il comando di un battaglione della Stella Rossa. Uno dei suoi compiti era interrogare i fascisti catturati. Era riuscito a eliminare il Cagnone, vendicando l’accoltellamento del Lupo e si era sempre comportato con coraggio.

«Era un bravo combattente, ma si è voluto mettere contro il Lupo». Gallo era davvero dispiaciuto per la scissione. Non riusciva a capire perché ci si dovesse dividere, quando la cosa più importante era combattere tedeschi e fascisti. Poi aveva compreso che, se quei due avessero continuato insieme, sarebbe stato peggio per tutti. Si era fatto coraggio, confidando che il Lupo avrebbe saputo come rimpiazzare gli uomini che se n’erano andati.

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