Stiller by Max Frisch

autore:Max Frisch [Frisch, Max]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852087257
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Quinto quaderno

L’incontro organizzato oggi è stato per il mio avvocato difensore, quest’uomo zelante che persiste nel difendere lo scomparso Stiller, un completo fallimento: un aperitivo-confronto con i critici di spicco della cittadina! E guarda un po’, è stato semplicemente piacevole. La preghiera di un giovanotto di non prendermela assolutamente per certe battute scritte sette anni fa è stata commovente tanto era superflua. C’era anche una dama fra i presenti, una personalità avanti negli anni, una specie di vestale, ma di una tale mediocrità sul piano umano che gliela si leggeva in faccia al primo sguardo. La mia assicurazione che non ero il presunto Stiller ha sollevato visibilmente la piccola comunità di critici e poi è arrivato anche il whisky. Ho chiesto alla dama perché prima si fosse rifiutata di darmi la mano. Si è creata di nuovo una situazione di disagio, ma per pochi istanti. Se avesse saputo che si trattava di Stiller, la dama non sarebbe proprio venuta a quell’incontro al tavolo di un caffè. Nei confronti della dama Stiller dev’essersi comportato nel più volgare dei modi. Il mio avvocato difensore mi ha guardato e anch’io mi sono incuriosito; il modo in cui la signora si è chiusa nel suo riserbo lasciava supporre ogni sorta di cose. Stiller, vengo a sapere, una volta aveva scritto una lettera alla dama, dandole in modo provocatorio della “maestrina”, semplicemente perché lei era stata costretta, e sempre lo sarebbe stata, a non riconoscergli un’autentica natura d’artista, e ciò in nome dello Spirito, dell’amore per lo Spirito e nella più intima dedizione nei riguardi dell’arte di tutti i tempi. Ho preso la mano di questa dama gracile e piena di temperamento, il che sicuramente era spingersi troppo oltre, e ho detto: Esimia dottoressa, quel che lei dice è in sintonia con quanto mi sgorga dal cuore! Si trattava della scultura che recentemente ho visto con i miei occhi in un pubblico giardino. È pur vero che le opinioni della dama si differenziavano un poco dalle mie, essendo più articolate, ma conversammo in base a rigorosi parametri, e di conseguenza ci siamo allontanati ben presto dal tema “Stiller, lo scomparso”, che non è all’altezza di tali parametri, concentrandoci invece sulla dama stessa e sulla critica in quanto tale, di cui lei è grandissima esperta. Comprendo la sua decisione di non scrivere più una sola riga su Stiller e di consegnarlo semplicemente all’oblio; nella mia situazione, in cui ovunque questo scomparso mi capita tra i piedi, che cosa potrei augurarmi di meglio? E anche i signori, come ho detto, sono stati gentilissimi; basta assicurare a un critico con la massima franchezza che non siamo artisti e loro subito intavolano un colloquio con noi come se dell’arte capissimo quanto loro.

Julika parte. Purtroppo è stata qui, prima della partenza, esattamente nel momento in cui mi stava interrogando lo psichiatra, il quale per paura che la mia anima potesse sfuggirgli non consentì che si socchiudesse la porta neppure per un momento! I suoi sigari come piccolo commiato mi hanno

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