Storia breve degli antichi ebrei by Arcangelo Mafrici

Storia breve degli antichi ebrei by Arcangelo Mafrici

autore:Arcangelo Mafrici [Mafrici, Arcangelo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History, General, Jewish, Ancient, Middle East, Dalla prigionia in Egitto di 4000 anni fa, gli ebrei – sempre stranieri in terra straniera – all'approdo dei nostri giorni. Non c'è memoria nella storia del mondo di altri popoli che abbiano subito tanta violenza pari a quella inflitta agli ebrei, in particolare, nei secoli che vanno da Adriano a Hitler. Dispersi ovunque, ma forti del loro struggente desiderio del ritorno, della preghiera quotidiana e della loro devozione, per la prima volta, in un Dio unico, sono tornati alla terra dei padri, Israele. | Arcangelo Mafrici ha pubblicato per i nostri tipi: Antologia; Fra memoria e attesa; Globalizzazione agricola e libertà di mercato; Gli animali raccontano; L'Universo e l'atomo; Magia del mito greco; Da Babilonia a Sibari; Roma, storia breve di un antico impero; Storia breve del Medioevo; Storia breve dell'Età moderna; Storia breve dell'Età contemporanea; Breve storia della ragione filosofica, Storia breve del Cristianesimo. È stato ideatore e coautore de La Confagricoltura nella storia d'Italia (il Mulino). Svolge attività di consulenza in tema di politica economica e politica agricola europea. Ha presieduto e diretto organismi economici e organizzazioni di impresa, nazionali e locali. È stato direttore generale della Confagricoltura e consigliere del CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro). Da sempre cultore di storia, letteratura e attualità scientifica.
ISBN: 9788849247800
Google: z86qDgAAQBAJ
editore: Gangemi Editore spa
pubblicato: 2017-04-10T22:00:00+00:00


La Torà

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14 La cetra è simbolo di poesia. Salvatore Quasimodo ne riecheggia il significato quando allude alla guerra e al dolore dell’Italia, calpestata dal piede tedesco, nel corso della Seconda guerra mondiale. E scrive; “E come potevamo noi cantare/con il piede straniero sopra il cuore/tra i morti abbandonati nelle piazze/sull’erba dura di ghiaccio, al lamento/d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero/della madre che andava incontro al figlio/crocifisso sul palo del telegrafo?/Alle fronde del salice, per voto,/ anche le nostre cetre erano appese,/oscillavano lievi al triste vento.



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