Sul cinema by Edgar Morin

autore:Edgar Morin [Morin, Edgar]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Raffaello Cortina Editore
pubblicato: 2020-07-21T22:00:00+00:00

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1. “Apatrides, cosmopolites et métèques dans les films français”, in Cinéma 58. La guide du spectateur, n. 27, maggio 1958, pp. 27-35.

2. Parola dalla connotazione piuttosto spregiativa, molto usata fino agli anni Settanta per indicare lo straniero, soprattutto di origine mediterranea, che vive in Francia senza godere dei diritti del cittadino.

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L’Oriente interpretato da Hollywood1

Il Khyber Pass è uno dei luoghi per eccellenza per l’imboscata cinematografica. Quando un valoroso reggimento inglese vi si inoltra, i ribelli sono nascosti dietro le rocce. Un piccolo perfido capobanda orientale dà il segnale dell’attacco. I fucili sparano. La tromba britannica suona. Se siamo all’inizio del film, i ribelli hanno la meglio; se siamo alla fine, sono sconfitti.

Zarak (Terence Young, 1956) apre il Khyber Pass al Cinemascope. Questo film si inscrive nella serie de Il principe Azim (Zoltán Korda, 1938), figlio de I lancieri del Bengala (Henry Hathaway, 1935), al quale, ancora di recente, hanno reso omaggio I fucilieri del Bengala (László Benedek, 1954) e La carica dei Kyber (Henry King, 1953). Ma i temi sono stati rinnovati da una potente carica di “alibabadismo”.

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