UFO: la grande parodia (1984) by Jean Robin

UFO: la grande parodia (1984) by Jean Robin

autore:Jean Robin [Robin, Jean]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica umanistica
editore: Edizioni all'insegna del Veltro
pubblicato: 1984-05-14T16:00:00+00:00


Terza parte

Verso la contro-tradizione

Capitolo primo

Dalla metapsichica ai “fenomeni psi”

Uno dei più grandi inganni della seconda fase (o dell’esoterismo) del fenomeno UFO – molto facilitato, a dire il vero, dalla mancanza di informazioni dei nostri contemporanei – fu di far credere che il suddetto fenomeno fosse intimamente legato a quanto si è ora convenuto di chiamare parapsicologia o, meglio ancora, “fenomeni psi”. Questo avviene certamente per riunire le buone volontà e costringere in qualche modo ad aderire al fenomeno UFO tutti gli sperimentatori di fenomeni psi, sempre alla ricerca di una chiave che sfugge loro continuamente – e che si pretende così di offrire loro… su di un piatto [34].

Ora, nessuno di quei fenomeni psi che vorrebbero venirci presentati come assolute rivelazioni era sconosciuto agli sperimentatori della fine del XIX secolo e dell’inizio del XX. La parapsicologia allora si chiamava metapsichica, ma è cambiata solo l’etichetta. Inaugurando ufficialmente, se così si può dire, quella confusione dello psichico e dello spirituale che caratterizzerà il neospiritualismo (anche nelle sue varianti “scientiste”), uno scienziato di fama come il dott. Richet non aveva timore di proclamare, presentando il suo Traité de Métapsychique all’Accademia delle Scienze, all’indomani della Prima Guerra mondiale: “Come Aristotele al di là della fisica ha introdotto la metafisica, così io, al di là della psichica, presento la metapsichica”.

Conviene d’altra parte sottolineare che, usciti dal loro campo di specializzazione, gli scienziati della “Belle Epoque” manifestavano tanta credulità di fronte ai fenomeni psichici quanta ne manifestano i loro confratelli di oggi davanti al fenomeno UFO (che d’altra parte ha incorporato, come dicevamo, tutti i fenomeni psi, anche i più marginali). Illustri personaggi furono così vittime di frodi, ad iniziare dallo stesso dott. Richet (e senza dubbio anche William Crookes), il quale fu ingannato da Marthe Béraud – celebre medium dell’epoca – all’epoca degli esperimenti che ebbero luogo alla villa Carmen di Algeri.

È d’altra parte stupefacente il parallelismo tra l’atteggiamento degli scienziati (ad un tempo pragmatico ed ingenuo) nei confronti della “metapsichica” e quello nei confronti degli extraterrestri. Così, perfino il celebre Edison affermò di avere scoperto un metodo per comunicare con i morti – d’altronde superato dagli olandesi Zaalberg van Zelst e Matla, i quali avevano addirittura costruito un “dinamistografo”, apparecchio destinato a “comunicare con l’aldilà senza medium”.

Ora, nel 1889 (già allora!), Tesla, non meno famoso pioniere dell’elettricità e della telegrafia senza fili (che d’altra parte, particolare divertente, rifiutò nel 1921 di dividere il premio Nobel per la fisica con Edison), pensava che, usando il campo magnetico terrestre, si sarebbe potuta inviare nello spazio una quantità di elettricità sufficiente per entrare in contatto con altri pianeti. Aveva anche tentato un esperimento… e captato segnali che “suggerivano chiaramente delle cifre e un ordine che era impossibile attribuire ad una qualche causa da me conosciuta [35]”.

E nel 1921 Marconi, navigando a bordo del suo yacht nel Mediterraneo, doveva pure lui ricevere di questi strani segnali, nei quali notò, come Tesla, la regolarità anormale degli impulsi.

Insomma, si verificava già, con la metapsichica, quel fenomeno che abbiamo visto



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