Umani by Adam Rutherford

autore:Adam Rutherford [Rutherford, Adam]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2019-05-08T22:00:00+00:00

15. E la morte non avrà più dominio

Ora occupiamoci rapidamente di un ultimo atto sessuale che ha una percentuale esattamente pari a zero di sfociare in un concepimento: la necrofilia. Non abbiamo molti dati a disposizione su quanto sia diffusa nei pensieri e nella pratica tra gli umani (le persone che hanno fantasie necrofile sono molto più numerose di quelle che le mettono effettivamente in pratica), ma essa è illegale nella maggioranza dei paesi. Malgrado ciò, lo status della necrofilia davanti alla legge non è uniforme a livello planetario: nel Regno Unito una legge specifica contro la necrofilia è stata emanata nel 2003, mentre negli Stati Uniti non esiste una legge federale al riguardo: ogni Stato la pensa a modo suo. Fare sesso con i morti è considerata una parafilia, una devianza innaturale indice di una psicopatologia.1 Per quanto si tratti di un giudizio ragionevolmente incontestabile, la necrofilia è una pratica osservata in dozzine di animali.

I comportamenti all’interno degli zoo spesso sono bizzarri, poiché l’artificiosità di una vita in cattività induce negli animali delle deviazioni da ciò che potrebbero fare nel loro habitat naturale se non ci fossero ingerenze umane. Tuttavia, numerosi animali in cattività si dedicano a pratiche a cui forse i visitatori di uno zoo non si sarebbero aspettati di assistere: per esempio i maschi di globicefalo che, fin dagli anni sessanta dello scorso secolo, sono stati visti tentare la copula con delle femmine morte.

Comunque non è un fenomeno che si verifica solo nel contesto innaturale della cattività. La necrofilia è diffusa anche in natura. Che i pinguini di Adelia facciano sesso con esemplari morti è cosa nota sin dagli albori dell’esplorazione antartica, come documentato dallo scienziato imbarcato nell’ultima e fatale spedizione verso sud di Robert Falcon Scott. Il comportamento dei pinguini fu giudicato di una depravazione tale da lasciare allibiti e decisamente troppo sgradevole per la delicata sensibilità della società eduardiana, così in vista della pubblicazione la sezione fu espunta dal più ampio resoconto, scritto in greco antico, e resa accessibile solamente a un gruppo selezionato di gentiluomini e scienziati britannici dalla psiche più temprata.2

In Brasile nel 2013 due lucertole tegu della specie Salvator merianae sono state viste copulare con il cadavere di una femmina morta per due giorni, anche se nel frattempo il corpo si era gonfiato e aveva iniziato a decomporsi.3 L’imperativo biologico, forse innescato dalla persistenza dei segnali feromonali di disponibilità sessuale emessi dalle femmine, è così potente che sono stati riferiti i casi di un maschio di rana e uno di serpente che hanno tentato di accoppiarsi con altrettante femmine, anche se la prima era stata decapitata e l’altra schiacciata da un camion. In un brutale articolo pubblicato nel 2010 si riportava di maschi di lontra marina osservati mentre, dopo ripetuti tentativi, riuscivano a costringere delle femmine ad accoppiarsi, in certi casi provocandone l’annegamento e in altri ferendole in modo così grave (come perforazioni addominali o vaginali) che le femmine morivano in conseguenza delle lesioni. I maschi sono poi stati visti continuare a copulare con le carcasse per diversi giorni.

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