Un colpo da ko. Storie di boxe by Jack London

autore:Jack London [London, Jack]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa classica
ISBN: 9791280097354
editore: Nova Delphi
pubblicato: 2022-05-22T22:00:00+00:00

VI

L’apice della carriera di Baby Pat Glendon stava avvicinandosi rapidamente. Il campione del mondo aveva reso pubblica la sua decisione di affrontare Glendon non appena questi avesse eliminato quegli altri tre o quattro aspiranti al titolo che nel frattempo s’erano fatti avanti. Così, nel giro di sei mesi, Pat si prese cura di Kid McGrath e di Filadelfia Jack McBride, e a quel punto rimanevano da sistemare solo Nat Powers e Tom Cannam. Tutto sarebbe filato liscio, se a una certa signorina dell’alta società non fosse venuto il ticchio di mettersi nel giornalismo; e se Stubener non avesse accettato un’intervista con il suo pupillo, da parte della cronista del “Courier-Journal” di San Francisco.

Questa signorina firmava i propri pezzi con il nome di Maud Sangster, che era poi anche il suo vero nome. Ora, i Sangster erano una casata ricca e famosa. Il fondatore, il vecchio Jacob, aveva fatto i bagagli e s’era spinto all’Ovest, dove aveva lavorato come bracciante, prima di scoprire un inesauribile giacimento di borace nel Nevada. Dapprima, per tirar fuori il minerale, aveva usato un tiro di muli. In seguito, aveva costruito una ferrovia apposta per smistarlo. Infine, aveva investito i profitti derivanti dallo sfruttamento della miniera nell’acquisto di enormi estensioni di foreste in California, nell’Oregon e nello Stato di Washington. A quel punto, aveva pensato bene di mescolare la politica agli affari, e così s’era dato a comprare uomini di partito, apparati e giudici, finendo per diventare il capitano di un’industria complessa e intricata. Poi era morto, carico di onori e pieno di scetticismo, lasciando agli storici un nome familiare ridotto a una macchia infame da infamare ulteriormente, e ai quattro figli una sciocchezzuola ammontante a qualcosa come duecento milioni di dollari, per la quale litigare e azzannarsi a vicenda.

Le battaglie legali, i contrasti politici e le beghe finanziarie che seguirono la sua scomparsa assillarono e divertirono al contempo la California per almeno una generazione, e culminarono in un’aspra rottura fra i quattro fratelli, con relativo strascico di odi profondi, di saluti tolti e di abissali incomprensioni. Il più giovane, Theodore, giunto che fu alla mezz’età, ebbe una sorta d’improvvisa rivelazione: vendette tutte le sue fattorie, gli allevamenti di razza, i cavalli da corsa, e si buttò a corpo morto in una crociata contro la corruzione del suo Stato natale, inclusi gran parte dei suoi milionari, nel tentativo donchisciottesco di purificarlo del virus inoculatogli dal vecchio Jacob Sangster.

Maud era appunto la sua primogenita. Il ceppo dei Sangster aveva invariabilmente messo al mondo combattenti di prim’ordine tra i maschi e straordinarie bellezze tra le femmine, e Maud non rappresentava certo un’eccezione. Inoltre, la ragazza doveva aver ereditato un bel po’ della passione per l’avventura che ribolliva nel sangue dei Sangster, poiché era giunta all’età adulta compiendo una gran quantità di cose di cui nessuna fanciulla nella sua posizione avrebbe dovuto esser colpevole. Innanzitutto, caso unico, non s’era sposata: aveva soggiornato a lungo in Europa senza tornare a casa con il solito nobiluomo come promesso sposo, e una

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