Vincere! by Jack Welch

Vincere! by Jack Welch

autore:Jack Welch
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2020-07-13T12:00:00+00:00


E non è certo un processo esclusivo della Ge. Yum! Brands Inc. è un esempio illuminante a questo proposito. Yum! è uno spinoff effettuato nel 1997 dalla PepsiCo e comprende cinque catene della ristorazione veloce – Kfc, Taco Bell, Pizza Hut, Long John Silvers’s e A&W All American Food, per un totale di oltre 33 mila locali. Il Ceo di Yum!, David Novak, è un convinto sostenitore della diffusione delle best practice e considera ogni ristorante della catena un laboratorio per la sperimentazione di nuove idee. Mi ha detto recentemente che secondo lui il grande vantaggio del «bulking up» – ossia dell’apertura di nuovi locali che vengono ad ampliare l’offerta – sta nella condivisione dell’apprendimento. Altrimenti, ha osservato, la dimensione è solo un peso.

Ecco che cosa intende dire. Un paio di anni fa, la Taco Bell era classificata al quindicesimo posto per la qualità del servizio nei ristoranti drive-in, con un tempo medio di evasione dell’ordine pari a quattro minuti. La catena ha introdotto un nuovo processo e nel giro di due anni è riuscita ad abbassare quel tempo a 148 secondi, salendo così al secondo posto nella classifica di efficienza dei ristoranti drive-in.

La nuova pratica adottata dalla Taco Bell è stata trasferita immediatamente alla Kfc, il cui tempo medio di evasione degli ordini – sceso da 211 a 180 secondi, con un miglioramento netto di mezzo minuto – l’ha portata l’anno scorso dal decimo all’ottavo posto in classifica.

Potrei citarvi tanti processi di miglioramento sviluppati nei «laboratori» Yum! ed estesi a tutti i locali del gruppo. Ma per farla breve, mi limiterò a darvi i risultati. Nonostante le difficoltà dell’economia, nei sette anni successivi allo spinoff, la capitalizzazione di mercato di Yum! è salita da 4,2 a 13,5 miliardi di dollari. Ciò si deve soprattutto alla condivisione e al miglioramento delle idee!

La focalizzazione sulle best practice non sembra avere nulla di strategico, ma vi sfido a implementare una strategia senza di essa.

Le best practice non sono solo fondamentali per l’attuazione della strategia, ma costituiscono un vantaggio competitivo sostenibile se vengono migliorate in continuazione. Se è la parola chiave.

Non è solo una mentalità. È una religione.

L’altra sera eravamo a cena da Torch, un ristorante molto carino a pochi passi da Upper Crust Pizza, e dal nostro tavolo, accanto alla finestra, potevamo osservarne i fattorini che andavano freneticamente avanti e indietro in motorino, in automobile o a piedi.

Abbiamo iniziato a fare dei calcoli sul business di questa pizzeria, con dei numeri approssimativi, ma pur con le stime più prudenziali, abbiamo concluso che Upper Crust è estremamente profittevole.

Credete: i gestori di Upper Crust non hanno mai tenuto una sessione di revisione della strategia, e tantomeno hanno mai lavorato sulle cinque slide per definire la chiave di volta del successo.

Quella chiave sta tutta nel condimento.

Mi spiego: non voglio assolutamente ipersemplificare la strategia, ma voi non dovreste rompervi la testa su di essa. Trovate la chiave giusta e fissate la direzione. Mettete le persone al posto giusto e fate l’impossibile per applicare quella ricetta meglio di chiunque altro, trovando le best practice e migliorandole giorno per giorno.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.