Virginia Woolf. Diari. Volume II (1920-1924) by Virginia Woolf

autore:Virginia Woolf [Woolf, Virginia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2023-08-09T00:00:00+00:00

Scrivo per soffocare la voce del canarino – cioè la macchina da scrivere di Leonard. Se leggo non riesco a spegnerla, se scrivo invece sì. La Gravé incombe. Niente di particolare da aggiungere riguardo alle mie condizioni. Ancora malata, me ne sto seduta a ricevere visite pressoché quotidiane; & qui non ne faccio parola. Sto scrivendo il primo capitolo di Reading con il solito favoloso entusiasmo. Non mi sono mai divertita tanto a scrivere. Quante volte l’ho detto? È un piacere duraturo? Non mi ricordo – dico che scriverò il libro in 6 mesi, – o comunque sia in meno di un anno. Perciò trascuro le persone, che si accumulano sempre di più, di più, di più: ora non posso vederle – Nessa, Duncan, i Toynbee, Bobo, Goldie, Mason, Roger, Clive, Clive, Clive, Ray. Clive è il più assiduo; l’altro giorno abbiamo parlato dalle 4.30 alle 10.15. È chiaro che devo rinfocolare il suo intelletto; & lui in cambio affina i miei modi. Vengo a sapere di grandi cene; carpisco notizie su bevande, discorsi & comportamenti. Viola Tree che attacca a cantare Mozart con un buco enorme nelle calze: Christabel “un piccolo grumo di passione”: Mary – zitta & muta; Shearman che confida alle 3 del mattino il suo disgusto per la vita. Prendiamo il largo – io & C. – tanta è la goduria. A lui piace tutto – perfino la vecchia megera sulla soglia. L’unica verità nella vita, dice, è quella che sentiamo noi. Se ti piace vuol dire che va bene, & via di seguito. Chiaro che non sfioriamo le vette della ragione. Né diventiamo del tutto intimi. Al buon gusto si aggiunge un velo di colore. Non ci facciamo mancare un abbraccio; uno svolazzo sentimentale. Senza, dice Nessa, è impossibile parlare. Ma intuisco, più che altro attraverso le lettere che lui mi scrive, che una volta ogni 15 giorni il nostro rapporto tocca l’apice.

Nelly & Lottie hanno parlato finché il cielo non si è ridotto a un coprivivande che riecheggiava i loro cambiamenti d’idea. Nel finesettimana andranno a casa per sistemare la faccenda & mangiare le torte di compleanno & scommetto che alla fine lei non andrà in ospedale. Se vuoi sapere quante ore abbiamo sprecato, ti rimando ad altre scene di questo genere; alle tante riflessioni sui ceti bassi che ho formulato; & alle tante volte che, prima che ordinassi la cena, L. mi si è avvicinato con l’aria afflitta & sollecita implorandomi per carità di non dire una certa cosa consigliandomi vivamente di metterne a tutti i costi bene in chiaro un’altra.

Betty Potter mi ama; è disperata; & devo assistere alle sue prove se voglio evitare che si suicidi. Come si fa a essere così matti da credere in chicchessia?

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