L'arciere assassino by Franklin W. Dixon

L'arciere assassino by Franklin W. Dixon

autore:Franklin W. Dixon
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2016-10-25T07:31:36+00:00


11

Hank sghignazzò per la brutta caduta di Joe, ma non tentò minimamente di domare il cavallo recalcitrante. Fu Pye che intervenne e afferrò la briglia dell’animale allontanandolo a forza dal ragazzo.

Frank smontò da cavallo e si precipitò verso il fratello. Dopo essersi rialzato Joe si scosse il terriccio dai calzoni.

Nel vedere Terry, il cowboy canterino, avvicinarsi con altri due cavalli, la risata di Hank si trasformò improvvisamente in un’espressione corrucciata.

− Chi t’ha detto di portarli qui? − gridò.

Il piccolo cowboy sorrise e al tempo stesso cantò con voce tenorile:

Non si cavalca un bronco già sin dal primo dì! Yippii-ay-ooo! Yippii-ay-iii!

− Sta’ zitto! − urlò Hank. − Non sei pagato per cantare.

− Cerco soltanto di far sentire i ragazzi a casa loro − disse Terry.

− Lascia che ci pensi la signora Hardy − esclamò il caposquadra. Si voltò verso Pye che aveva ricondotto i cavalli nel recinto.

− Senti un po’! − disse bruscamente. − Mettili al lavoro, questi signorini. Andate a controllare la recinzione dei confini!

− Signorsì! − ridacchiò Pye.

Il caposquadra si allontanò lasciando i ragazzi con l’indiano che si offri di sellare i nuovi cavalli, ma Frank e Joe vi riuscirono da soli. Quindi Pye montò a sua volta e i tre si avviarono verso i recinti.

− Ehi, siete proprio bravi, − disse Pye, stupito dalla facilità con cui gli Hardy cavalcavano.

− Abbiamo fatto un po’ di equitazione a casa, − rispose Frank.

− È bello quel tuo pezzato − disse Joe con ammirazione. Pye e il cavallo si muovevano in perfetto unisono.

− Sì, è un buon cavallo − disse l’indiano fiero. − E conosce due lingue... l’inglese e il navajo.

Detto questo, pronunciò due parole indiane. Il pinto si fermò e si inginocchiò. Pye parlò in inglese e il cavallo si rialzò. L’indiano guardò i ragazzi divertito. − Visto? − disse. − Questo pony è intelligente, eppure non è mai andato a scuola.

I ragazzi risero. − Come si chiama? − chiese Frank mentre procedevano al piccolo galoppo.

− Cherry − rispose l’indiano. − Talvolta i cowboy mi prendono in giro, e lo chiamano Cherry Brandy. − E il volto gli si illuminò di un sorriso radioso mentre gli occhi quasi sparivano.

Il paesaggio che i tre attraversavano cavalcando, era accidentato e coperto d’arbusti. Qua e là alcuni bovini pascolavano sulle chiazze verdi che punteggiavano il terreno. L’ammirazione di Pye per l’arte di cavalcare dei ragazzi non aveva limiti. Notando che essi non davano il minimo segno di stanchezza, li spinse verso i recinti del confine settentrionale del ranch.

− È bello lassù − disse. − Molto tempo fa c’erano indiani che vivevano da quelle parti.

Come si avvicinarono al confine, a Frank parve di udire il rombo distante di un motore e lo fece notare al fratello.

− Sembra un aeroplano − osservò Joe scrutando il cielo.

I ragazzi sapevano che occasionalmente poteva capitare a un aereo da trasporto di sorvolare quella zona ad altissima quota. Ma questo che udivano, volava basso.

− Eccolo − esclamò Pye, indicando un punto sopra un settore boscoso a pochi chilometri di distanza.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.