Mandato di cattura by Philip MacDonald

Mandato di cattura by Philip MacDonald

autore:Philip MacDonald [MacDonald, Philip]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Il giorno seguente, il signor Jenks si trovava di nuovo nel salotto di Avis Bellingham. Aveva notato, con soddisfazione, che la signora era molto pallida e che la mano con cui si portava alle labbra la sigaretta tremava un poco. Jenks depose il cappello, questa volta senza domandare il permesso, e prese in mano la busta che teneva sotto l’ascella. Guardò la signora Bellingham e non s’inchinò.

— Buon giorno, buon giorno! — esclamò. — Come va? Facciamo la brava bambina, oggi?

La signora Bellingham non parlò. Lo fissava proprio come se fosse stato un serpente. Lui andò alla finestra, scostò i pesanti tendaggi e guardò dietro. Poi, si accostò al divano e guardò sotto. Andò alla porta, l’aprì e la richiuse. Soddisfatto, tornò davanti alla signora.

— Vedo che tutto è in ordine. Ne sono lieto. E adesso parliamo dei nostri affari. — Tolse dalla busta di pelle le due fotografie. — Spero che ricordiate quanto vi ho detto ieri. Al mio principale non piace maneggiare assegni. Dunque, datemi i quattrini e io vi darò subito queste foto.

La signora Bellingham aveva in mano una borsetta di seta. Ne tolse un fascio di banconote. Fissava il signor Jenks con uno sguardo di paura e di orrore. Fece il gesto di tendergli il denaro, ma poi ritrasse in fretta la mano.

— Siete sicuro che andrà tutto bene se vi do queste duecento sterline e voi mi date quelle foto? — disse, con voce incerta.

— Andrà benissimo. Vuol dire che, fra un mesetto, avrò il piacere di venirvi nuovamente a trovare con un’altra serie di fotografie. Voi mi pagherete anche quelle e continueremo così per cinque volte. La sesta volta, dovrete pagare il doppio. Allora, finalmente, entrerete in possesso dei negativi.

La signora Bellingham si umettò le labbra con la lingua.

— Ma... ma supponiamo che... che io non possa pagare ogni volta... — balbettò.

— Ieri ne abbiamo già parlato, diamine. Gli affari sono affari, signora. Voi dovete pagare nei giorni stabiliti. Se non potete... il mio principale, che è un uomo d’affari, sarà costretto a mandare le copie di queste fotografie a... sapete benissimo a chi.

La signora Bellingham ebbe un’esclamazione soffocata. Disse, con voce alterata: — Va bene! Adesso prendete il denaro e datemi le foto!

Il signor Jenks prese con la mano sinistra il fascio di banconote, ma tenne le foto dietro la schiena.

— Non vi allarmate. Ve le darò, signora, ma ve l’ho detto: gli affari sono affari, e prima devo contare i quattrini.

Le voltò le spalle, andò alla scrivania, depose le foto, vi depose sopra le banconote e prese a contarle rapidamente. Quando ebbe finito, mise il denaro in una tasca della giacca, poi raccolse le foto e le porse alla donna che le prese adagio, quasi con incertezza.

— Ecco fatto! — disse lui. — Siamo a posto. Voi avete pagato e noi abbiamo consegnato la merce.

La signora Bellingham pareva non saper staccare lo sguardo dalle foto. Senza alzare gli occhi, mormorò: — Andatevene. Vi prego, andatevene.

— Ma certo! — esclamò il signor Jenks.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.