Gli uomini nei muri (Urania) by William Tenn

Gli uomini nei muri (Urania) by William Tenn

autore:William Tenn [Tenn, William]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-04-03T12:00:00+00:00


16

Non ci fu bisogno di dichiarare che era giunto il mattino perché furono svegliati dalla colazione: quantità di cibo che vennero fatte cadere nella gabbia mediante un lungo tubo trasparente tenuto oltre l’orlo da un Titanico. Parte di quel cibo era familiare per coloro che lo avevano visto appena rubato dalla dispensa di un Titanico, parte era nuovo e diverso in modo inquietante, ma era tutto commestibile.

Dopo aver fatto piovere in mezzo a loro un grosso mucchio di pezzi di diversi colori il tubo venne ritirato e videro che veniva inserito in altre gabbie della struttura di aste. Avevano da poco finito di mangiare quando il Titanico tornò con il tubo e lo fece pendere oltre un angolo. Da esso scaturì un getto d’acqua, in modo che gli uomini potessero bere. L’acqua però si riversò anche lungo il pavimento in pendenza e fino al buco sull’angolo opposto, lavando via gli avanzi e qualsiasi escremento si fosse accumulato durante la notte.

Eric pensò che era un sistema abbastanza semplice e chiudeva l’argomento delle misure igieniche.

C’era una fitta folla che spingeva e si spintonava intorno al getto dell’acqua. In futuro avrebbe dovuto organizzarli meglio, ma adesso avrebbe compromesso la sua dignità di capo se si fosse unito alla mischia, quindi diede la sua borraccia a Roy, dicendogli di riempirla e di provvedere a che anche il ferito avesse da bere in abbondanza.

Quando il Corridore lo guardò con aria dubbiosa, si limitò ad aggiungere in tono definitivo: «È un ordine, Roy» e si allontanò. Con la coda dell’occhio lo vide muoversi di corsa per seguire le sue istruzioni e se ne sentì sollevato. Dopo una notte di riposo e un generale riaffiorare del coraggio, aveva temuto che la sua posizione di capo potesse essere messa in discussione.

Decise che la cosa importante era dare agli uomini molte cose da fare, perché avrebbe impedito loro di preoccuparsi e allo stesso tempo avrebbe sottolineato il suo nuovo status di capo.

La cosa migliore da fare era cominciare da Arthur, il capo precedente.

In quel momento l’acqua che usciva dal tubo si ridusse a un rivoletto e il tubo stesso venne ritirato oltre l’orlo della gabbia. Parecchi degli uomini che non erano riusciti a riempire le borracce protestarono a gran voce, ma il Titanico se ne andò per gli affari suoi, tenendo saldamente il tubo vicino alla testa a forma di punta di lancia con i suoi tentacoli rosa.

L’Organizzatore abbassò la borraccia dopo aver bevuto un lungo sorso e si asciugò la bocca con il dorso della mano. Eric si diresse verso di lui, consapevole che la maggior parte dei membri della spedizione lo stava osservando.

«Qui abbiamo un problema di organizzazione, Arthur,» disse «una cosa che sta a te gestire. Non possiamo lasciare che gli uomini si accalchino in massa, ciascuno cercando di riempire la sua borraccia, perché in questo modo ci sarà sempre qualcuno che rimarrà senza niente. Pensi di poter elaborare un sistema migliore?»

Arthur parve del tutto soddisfatto di rinunciare alla funzione di comandante per una posizione secondaria di pianificazione, una cosa che sapeva fare così bene, e assentì con un sorriso.



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