Alien Factor by Stan Lee

Alien Factor by Stan Lee

autore:Stan Lee [Lee, Stan]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-06-09T00:00:00+00:00


30 ottobre Nantes, Francia occupata

— Le assicuro — sussurrò la vedova — non so come ha fatto. Era sparito! Puff! Poi era di nuovo lì. — Rabbrividì.

La donna era in piedi vicino alla finestra in un gabinetto presso il retro di un negozio di scarpe. L'uomo che l'aveva seguita ogni volta che era uscita di casa si trovava davanti al negozio, fingendo di guardare un paio di stivali da caccia.

— È strisciato sotto le assi del pavimento — disse Levrier, fuori dalla finestra. Una donna di mezza età del bordello stava vicino a lui come se stessero flirtando nel vicolo. — Che cosa ha detto?

— Ha detto che Dio lo ha schermato dalla polizia.

— Sacre bleu! Era sotto le assi. Il poliziotto è stato troppo scemo per guardarci.

— Le assicuro che non si trovava sotto le assi. Lo spazio non basta quasi nemmeno per un topo. So quello che so. Deve portarlo fuori da casa mia.

— Ma cosa possiamo fare madame Compagna? La sua casa è controllata ventiquattro ore al giorno.

— E torneranno quando saranno pronti e mi porteranno davanti al plotone d'esecuzione. — La donna SÌ allontanò dalla turca e controllò per vedere se il tizio che la seguiva fosse ancora davanti al negozio. Tornata alla finestra, insistette. — Lo voglio fuori, capito? Penso sia matto.

— Matto?

— Parla di un angelo che gli è apparso. Dice di essere il messaggero di Dio. Lo dice in modo troppo calmo e sicuro. È matto come un cavallo.

— Penseremo a qualcosa — le disse Levrier. — Per il momento potremmo avere bisogno di lui. Come sta?

— Era esausto dopo la perquisizione e ha dormito quasi un giorno.

— Che cos'altro aveva da fare?

— No, era davvero esausto, ma ha lo sguardo carico di una specie di ardore. Non penso che abbia paura. Crede davvero di essere benedetto.

— È stato troppo tempo in quel buco. Lei gli lascia fare un po' di ginnastica di notte, vero? Insista.

La vedova esitò un istante. — A volte credo che dica la verità.

— Cosa? Dell'angelo con gli occhioni neri? È matta anche lei?

— Sarebbe così impossibile?

— La religione è solo un mezzo per opprimere le masse!

— Di certo interferisce con il mio lavoro — commentò la prostituta.

Levrier strizzò gli occhi. La prostituzione era un'oppressione, ma le prostitute controllavano anche i mezzi di produzione. Scosse la testa per schiarirsi le idee.

— Sa che le dico — proseguì la vedova. — Non mi convincerà mai che si è nascosto lì dentro. È successo qualcosa di miracoloso, glielo assicuro.

— Se lo dice lei — commentò Levrier.

— Ma io sono troppo vecchia per vivere costantemente nella paura. Lo porti fuori.

— Escogiteremo qualcosa.

Si allontanò lungo il vicolo con la prostituta e svoltò alla strada successiva. — Angeli! — bofonchiò.

— I Crucchi non ricercano più il ragazzo con grande attenzione — commentò la prostituta.

— Lo dici tu — replicò Levrier.

— Uno di loro ha detto che potrebbe esserci qualcosa che bolle in pentola al Nord.

Il deposito di carburante, pensò Levrier. Nell'ultimo messaggio gli avevano chiesto, dopo avere aiutato un commando, di tentare un sabotaggio a St.



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