(Anna e Lucas 3) Il prigioniero della polvere by Federico Inverni

autore:Federico Inverni [Inverni, Federico]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788867003808
Google: oNEnDwAAQBAJ
editore: Corbaccio
pubblicato: 2017-07-03T00:00:00+00:00

32

Non mi ero mai chiesta come fosse Lucas a vent’anni. Del suo passato conoscevo soltanto i traumi, e poco altro. Niente che risalisse così indietro nel tempo. Sapevo che aveva diversi anni più di me e che il carico di vita che si portava sulle spalle gli gravava addosso come una sentenza, e forse era questo che ci accomunava.

Nel mio caso, proprio come per le figlie dei Silaluk, i vent’anni erano stati un’età piena di sfide e di promesse. Diventare adulti era un processo ancora in corso: in parte ci si aspettava che fosse già compiuto, in parte invece non si voleva lasciarsi alle spalle la propria adolescenza.

A circa vent’anni però la vita delle sorelle Silaluk, così come la conoscevano, si era interrotta per sempre. Per una di loro, in modo definitivo. Così com’era stato per la figlia di Lucas.

E, adesso lo sapevamo, così era stato anche per le figlie di Ben Schiller.

«Jian, scopri come sono morte» dissi. «Devi anche restringere le ricerche dei precedenti nidi. Cerca i genitori di figlie gemelle, escludi i figli maschi. E incrocia i dati con le denunce di furto domestico degli ultimi quattro anni. E ricordati di trovare il medico che ha prescritto quei farmaci a Schiller, voglio parlargli.»

Lucas mi guardò, poi mi prese il telefono dalle mani e se lo portò all’orecchio.

«Schiller non ha sempre abitato all’indirizzo che ci hai dato. Scopri dove viveva prima.»

«Ho capito, agente Lucas. E ho capito anche lei, agente Wayne. Ma da dove devo cominciare?»

«Da tutto insieme» ribattei. «E in fretta.»

Ripresi il cellulare, chiusi la comunicazione e mi rivolsi a Lucas.

«Il fattore scatenante» dissi.

«Sì. La morte delle figlie. Dev’essere quello il trauma che l’ha portato oltre il limite.»

«La sua vita, così come la conosceva, è finita in quel momento. Così ha cominciato a cercarne una da prendere in prestito, da vivere per procura. Solo tramite gli occhi. Per lavoro sorveglia le vite altrui, ma non gli basta, ne diviene ossessionato…» Il profilo si chiariva, i dettagli si andavano a incastrare l’uno nell’altro nella mia mente.

«È così che è diventato un parassita. E si è fatto il nido.»

«Ma perché uccidere, allora?» riflettei ad alta voce.

«La risposta dev’essere in quello che è successo alle figlie.»

«Sì, ma cosa?»

«Qualcosa di ancor più traumatico della morte.»

Ricevetti un messaggio da Jian. Era l’indirizzo precedente di Schiller.

Mostrai il display a Lucas.

«Andiamo.»

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