Attraverso la compagnia dei credenti by Luigi Giussani

Attraverso la compagnia dei credenti by Luigi Giussani

autore:Luigi Giussani [Giussani, Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-03-16T12:00:00+00:00


II

Di questo Gesù, in nome del quale abbiamo aperto la nostra convivenza di questi giorni, e di questa semplicità con cui i primi cristiani Lo hanno riconosciuto, che è uguale alla semplicità con cui noi possiamo riconoscerLo, abbiamo parlato anche per dire una cosa brutta, terribile, la più brutta cosa che si possa dire nella nostra vita, la più brutta cosa che si possa dire nella vita del mondo. Se si incontrasse, se noi incontrassimo un uomo così, se incontrassimo Gesù… Ma, se è un avvenimento nella nostra vita, Lo incontriamo tutti i giorni: eppure non ce ne accorgiamo perché siamo distratti, ma se avessimo un po’ di attenzione, ce ne accorgeremmo. Tutti i giorni Lo incontriamo, tutti i giorni Egli intercetta la nostra strada, tutti i giorni Egli dice: «Amico!», tutti i giorni Egli dice: «Tu». Ma accanto a certo commosso riconoscimento – quello di tutte le persone che ho citato ieri sera, che abbiamo citato stamattina –, accanto a qualche commosso riconoscimento, accanto a una emozione non chiara che la maggior parte degli uomini hanno nel sentire la parola «Gesù Cristo», c’è una ostilità a Lui. Ecco la cosa brutta. C’è una ostilità a Lui che non c’è mai – mai! – stata, se non nei primissimi tempi, quando Lo crocifissero, quando Lo proscrissero nei Suoi martiri, quando Lo uccisero nei Suoi testimoni, in quei testimoni dei primi secoli; una ostilità così generalizzata, così alimentata, così sostenuta, così prodotta sistematicamente, così difesa teoricamente, che il nostro adattarci quotidianamente a essa, senza che ce ne accorgiamo, è il segno della nostra immensa distrazione. E se ce ne accorgiamo – ma questo è peggio –, facciamo finta di non sentire, di non vedere: non crediamo che poi abbia importanza.

Péguy, con la sua sensibilità di grande poeta e di grande uomo di fede, nel suo libro Véronique, fa questa osservazione: «Per la prima volta, per la prima volta dopo Gesù, abbiamo visto, sotto i nostri occhi, abbiamo appena visto sorgere un mondo nuovo, se non una città; formarsi una società nuova, se non una città; la società moderna, il mondo moderno; costituirsi un mondo, una società, assemblarsi, almeno, (nascere e) crescere, dopo Gesù, senza Gesù. E quel che è peggio, amico mio, non bisogna negarlo, è che ci sono riusciti. È questo che dà alla nostra generazione, figlio mio, alla tua generazione, e al tempo in cui noi viviamo, un’importanza capitale; che ti colloca in un punto unico nella storia del mondo, nell’accadere della storia del mondo. È quello che ti mette in una situazione tragica, unica. Siete i primi. Siete i primi dei moderni. Siete i primi sotto i quali, davanti ai quali, sotto gli occhi dei quali sia stata fatta, voi stessi abbiate fatto questa singolare installazione, l’instaurazione del mondo moderno, e lo stabilirsi del governo del partito intellettuale nel mondo moderno».23

Per la prima volta, da quando Gesù è venuto, il mondo non è più cristiano. È riuscito, l’uomo che ha rifiutato Gesù, l’uomo che quando Lazzaro è balzato



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