Bybee Catherine - 2012 - Sposata di lunedì by Bybee Catherine

autore:Bybee Catherine
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Romance, Romanzi rosa, Contemporary, Fiction
ISBN: 9788865087688
editore: Leggereditore
pubblicato: 2016-09-07T22:00:00+00:00

16

«Sta diventando un’abitudine ormai, detective» disse Carter, appoggiandosi alla soglia dell’ufficio di Dean e Jim con le braccia incrociate sul petto. «Vi avverto, non porterò un altro cane mangiascarpe a casa di Eliza.»

Jim si alzò e andò a stringere la mano a Carter, seguito da Dean.

«Grazie per essere venuto.»

Come la volta precedente, andarono a chiudersi in una sala riunioni per avere un po’ di privacy.

«Come sta andando con Zod?»

«A parte la storia delle scarpe, bene. Di solito rimane a casa, Eliza non lo porta in giro con lei.»

Dean e Jim si scambiarono un’occhiata.

«Allora, che c’è?»

«Immaginiamo che Eliza le abbia detto perché le serve il cane.»

«Sì, me l’ha detto.»

«Ha informato anche la sua amica, Mrs Harrison?»

«Certo. Samantha è la migliore amica di Eliza.»

I due poliziotti si guardarono di nuovo.

«Sa per caso se Mrs Harrison ha mantenuto qualche legame col padre?» chiese Jim.

«In prigione?» Carter non si era aspettato quella domanda.

«Sì.»

«Secondo quanto mi ha riferito Blake, non si parlano dal giorno della sua condanna. Perché?»

Quando Jim lanciò l’ennesima occhiata al collega, Carter agitò una mano fra i due. «Perché?» ripeté.

«Il padre di Mrs Harrison divide la cella con l’uomo che ha ucciso i genitori di Eliza.»

«Sam non ha niente a che vedere con suo padre. Non capisco quale sia il problema.»

«Il fatto che Samantha non abbia niente a che vedere con suo padre non significa che suo padre non sia interessato a ciò che succede alla figlia. Sappiamo per certo che le foto del matrimonio sono finite nella cella di Mr Elliot. Riesce a capire ora qual è il problema, avvocato?»

Carter provò un colpo al cuore e sentì il bisogno di strofinarsi le mani. «Eliza era una bambina quando i suoi genitori sono stati uccisi.» Mentre lo diceva, Carter sapeva che quegli uomini non avrebbero alleviato i suoi timori.

Dean aprì un faldone e porse a Carter una fotografia. Ritraeva una donna identica a Eliza abbracciata a un uomo robusto sui quarant’anni. Accanto a loro c’era una bambina dai capelli neri con una coda di cavallo e il sorriso sdentato.

«Non solo Eliza assomiglia a sua madre, ma parla e si muove addirittura come lei.»

Carter fece scorrere un dito sulla fotografia. Eliza era già una bellissima bambina.

«Se Eliza insiste nel voler condurre la sua vita attuale, dovrà essere protetta meglio.»

A Carter girava la testa. Non sentì nemmeno il rumore dietro la porta, finché non si aprì e nella stanza non sbucò una testa pelosa familiare.

«Fai il bravo.» Eliza entrò insieme a Zod, e quando vide Carter si bloccò. «Cosa ci fai tu qui?»

«Gli abbiamo chiesto noi di venire» rispose Dean, chiudendo la porta. Accarezzò il cane e scostò una sedia dal tavolo.

Carter si alzò e andò vicino a Eliza. I capelli neri le scivolarono su una spalla, sembravano seta. Lui le prese la mano e intrecciò le dita con le sue.

«Che c’è?» Il suo sorriso impertinente svanì quando notò le loro espressioni. «Cos’è successo?»

«Niente... ancora» rispose Jim.

Dean infilò le mani in tasca. «Hai bisogno di misure di sicurezza maggiori.»

«Perché? Cujo qui sta facendo un ottimo lavoro.

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