Chi manovrava le Brigate Rosse (2011) by Silvano De Prospo Rosario Priore

Chi manovrava le Brigate Rosse (2011) by Silvano De Prospo Rosario Priore

autore:Silvano De Prospo, Rosario Priore [Priore, Silvano De Prospo, Rosario]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2019-09-23T22:00:00+00:00


Il traffico di armi da Cipro all'Italia

Non passò molto tempo che, nel 1982, l'istituto Hyperion ritornò sotto i riflettori della cronaca giudiziaria quando, sotto la spinta delle rivelazioni fatte dal pentito Michele Galati al generale Dalla Chiesa e da Antonio Savasta, i magistrati di Roma, Padova e Venezia indagarono su un traffico d'armi che partendo dal Libano e da Cipro arrivava in Veneto attraverso dei battelli da pesca. I magistrati scoprirono che le Brigate rosse si rifornivano di armi dall'olp attraverso la mediazione di una struttura, ubicata a Parigi, in contatto con i più importanti movimenti rivoluzionari d'Europa (eta, ira, raf, napap) e del Medioriente. La struttura era anche in grado di fornire appoggio per i latitanti, e Mulinaris venne indicato come referente e ideologo spesso contattato da Mario Moretti, attraverso il quale manteneva i collegamenti internazionali con altri gruppi terroristici. Alcuni accertamenti confermarono che Mulinaris aveva effettuato diversi viaggi in Italia, a Udine, a Venezia e a Roma, così come Simioni.

Gianluigi Prevedello, un vecchio amico di Mulinaris sin da quando frequentavano il liceo a Udine, disse di averne perso le sue tracce nel 1970 quando l'amico si era iscritto a Sociologia a Trento, ma di averlo rivisto nel 1976, quando ritornò a Udine per il servizio di leva. Prevedello ospitò Mulinaris per cinque giorni, durante l'estate del 1978 a Galleriano, in provincia di Udine, in una villa da poco comprata da suo padre, un commerciante di tessuti. Durante quei giorni, Mulinaris gli presentò diverse persone, italiane, dicendo che si trattava di attori, e li fece ospitare nella villa per due fine settimana consecutivi. Prevedello incontrò Mulinaris diverse volte a Udine e fu per due volte suo ospite a Parigi. In occasione di un viaggio a Londra, poco dopo che l'amico ebbe finito il servizio militare, nel 1977, fece anche la conoscenza di Simioni, che incontrò di nuovo in occasione dei due viaggi a Parigi e anche una volta in Italia, nel febbraio del 1978, quando quest'ultimo venne in compagnia di Mulinaris.

All'inizio di marzo del 1979, Moretti contattò Galati e Fasoli, che a quel tempo figuravano come membri irregolari delle br, affidando loro il compito di ricostruire la colonna veneta. Galati chiese allora a Moretti di poter contattare l'udinese Mulinaris, il quale era amico del concittadino Francescutti ma, «in un incontro avvenuto a Bologna nella primavera del '79 [Moretti] mi disse che non era assolutamente il caso di utilizzare il Mulinaris, facendogli correre eventuali rischi, giacché [questi] serviva per i contatti a livello interpersonale e per le armi. [...] Il contatto con il Mulinaris era gestito unicamente dal Moretti, come era suo costume per i contatti di una certa importanza».34

Secondo Moretti, era necessario che si organizzasse una rete logistica nel Veneto ma anche una vera e propria colonna. Le br avevano bisogno di espandersi in altre zone d'Italia, per questioni di sopravvivenza a causa dei duri colpi subiti a seguito dell'omicidio del sindacalista Guido Rossa. Tra aprile e giugno, arrivarono in Veneto Vincenzo Guagliardo da Genova e Nadia Ponti da Torino.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.