Chiamati all'amore. Riflessioni by Anthony De Mello

Chiamati all'amore. Riflessioni by Anthony De Mello

autore:Anthony De Mello [Mello, Anthony De]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Religion, General
ISBN: 9788831508988
Google: xn73NzCl_McC
editore: Paoline
pubblicato: 1994-03-15T06:14:50+00:00


18

«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati»

Gv 15,12

Che cos'è l'amore? Guarda una rosa. Può questo fiore dire: «Io offro la mia fragranza ai buoni e non la concedo al malvagi»? O puoi immaginare una lampada che rifiuti di concedere i propri raggi a una persona cattiva che cerchi di camminare alla sua luce? Potrebbe fare ciò soltanto rinunciando a essere una lampada. Osserva poi come un albero regala la propria ombra indifesa a tutti senza distinzione, buoni e cattivi, giovani e vecchi, alti e bassi, agli animali e agli esseri umani e a ogni creatura vivente: anche a quelli che gli si avvicinano con l'intenzione di abbatterlo.

Questo è perciò il primo connotato dell'amore: la sua imparzialità. Siamo infatti esortati a farci simili a Dio, «che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti… Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,45.48).

Contempla in ammirazione la pura bontà della rosa, della lampada, dell'albero, perché vi puoi trovare una raffigurazione di ciò che è l'amore.

Come si arriva a questa qualità di amore? Qualsiasi sforzo tu farai non avrà altro risultato che di renderlo forzato, artificioso, e perciò falso, perché l'amore non può essere comandato. Non puoi farci niente. Ma ciò nonostante c'è qualcosa che puoi tentare.

Osserva quale meraviglioso cambiamento si verifica in te nel momento in cui cessi di considerare la gente con l'etichetta di buoni o cattivi, santi o peccatori, e cominci a guardarla quasi fossi incosciente o ignorante.

Devi deporre la tua falsa opinione che la gente possa peccare coscientemente: nessuno può peccare in piena coscienza. Il peccato nasce non nella malizia, come noi erroneamente pensiamo, ma nell'ignoranza. «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Bisogna arrivare qui e raggiungere l'indiscriminante qualità che tanto ammiriamo nella rosa, nella lampada e nell'albero.

C'è poi un'altra qualità dell'amore: la sua gratuità. Come l'albero, la rosa, la lampada, l'amore dona, senza nulla chiedere in contraccambio. Vedi quanto è disprezzato un individuo che scelga la moglie non in base alle qualità che può avere ma in base alla dote che gli potrà portare. Un uomo così, diciamo giustamente noi, non ama quella donna ma la fortuna finanziaria che gli porta. Ma è forse diverso il tuo amore quando cerchi la compagnia di quella persona che ti procura una emozione gratificante, mentre eviti quelle persone che non ti gratificano? o quando sei ben disposto verso quelli che ti danno ciò che tu desideri e vivono secondo le tue aspettative, mentre ti mostri indifferente o addirittura ostile verso gli altri?

Anche qui, c'è una sola cosa che tu devi fare per acquisire questa gratuità che caratterizza l'amore: aprire i tuoi occhi e vedere. Il vedere, l'affrontare il tuo cosiddetto amore per quello che realmente è (cioè una maschera di egoismo e di cupidigia) sarà il primo passo per acquisire questa seconda caratteristica dell'amore.

La terza qualità dell'amore è di non aver coscienza di se stesso.



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