COCAINA by Tim Madge

autore:Tim Madge
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-09-17T00:00:00+00:00

PARTE TERZA – IL SECOLO DELLA COCAINA

FAR SOLDI E LAVARSENE LE MANI

Fino agli anni Ottanta del XIX secolo, la storia della coca e della cocaina è piuttosto lineare. In quel periodo, nella percezione della gente, la cocaina da oggetto di curiosità era divenuta prima una specie di panacea per tutti i mali e poi una sostanza dagli effetti catastrofici: poi il quadro divenne più complesso. Come abbiamo visto, fu in America che le autorità si allarmarono per il fenomeno suscitato dalla sostanza, fino a decidere di introdurre delle leggi antidroga, e questa preoccupazione non permise di discutere la questione in maniera razionale. La cocaina fu ben presto demonizzata; pur eliminandone l'utilizzo più diffuso, la medicina aveva scoperto a sue spese che era una sostanza dagli effetti imprevisti ed estremamente variabili da paziente a paziente. Era difficile stabilire a priori quale fosse la dose letale, così come quella più efficace. Ciò che poteva attrarre un consumatore occasionale, cioè la sua capacità di modificare l'umore, costituiva proprio il pericolo paventato dalla classe medica, che cercava di rafforzare la propria credibilità. Intanto, i produttori continuavano a produrne quantitativi superiori alle richieste del mercato. Anche i coltivatori, in diversi luoghi sparsi in tutto il mondo, erano stati incoraggiati dall'impennata della domanda americana. Per comprendere l'evolversi della storia nel momento di passaggio al nuovo secolo, dobbiamo spostarci in più luoghi. La coltivazione della coca si

diffuse al di fuori della sua terra d'origine, così come la cocaina trovò nuova accoglienza in Europa e in Asia. Se resta una droga tipicamente americana, è perché la sua storia è fortemente legata allo sviluppo degli Stati Uniti nel XX secolo.

Il periodo che intercorre fra l'esplosiva scoperta della cocaina attorno al 1885 e il suo abbandono come strumento essenziale della medicina, prima della scoperta degli antibiotici, dura il tempo di una generazione, circa trent'anni. Per quell'epoca era già stata approvata la legge Harrison, si combatteva una guerra mondiale e i medici avevano abbandonato la cocaina e le sue proprietà terapeutiche per altre sostanze meno imprevedibili e più sicure. Ma la cocaina aveva lasciato il suo segno su un pubblico molto vasto, e la domanda sarebbe cresciuta in modo discontinuo fino al nuovo boom degli anni Settanta.

Nel periodo del suo debutto, era nata un'industria manifatturiera in grado di coprire tutte le fasi della lavorazione, che prosperava grazie all'aumento della produzione di coca nell'America meridionale. I governi, con il sostegno delle massime autorità mediche e farmaceutiche, cominciavano a prendere iniziative per combattere quella che era stata definita la "terza piaga" dell'umanità. Tuttavia, di lì in avanti vi sarebbe sempre stata una certa discrepanza fra le politiche ufficiali e la realtà effettiva. Negli anni Ottanta del XX secolo, cento anni dopo l'esplosione della passione maniacale per la coca, di cui fu in parte iniziatore Sigmund Freud, questa ambiguità avrebbe portato una parte del governo statunitense a lasciarsi coinvolgere direttamente nel traffico di droga, mentre un'altra lo combatteva.

Nell'era apparentemente più innocente dei primi decenni del secolo, le società farmaceutiche, spesso di nascosto, altre volte

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