Mixed by Erry by Simona Frasca

Mixed by Erry by Simona Frasca

autore:Simona Frasca
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Social Services
ISBN: 9788831383301
editore: Ad Est dell'Equatore
pubblicato: 2023-03-14T22:00:00+00:00


Prima che entrasse in vigore la detenzione in isolamento con l’applicazione dell’articolo 41 bis, il cosiddetto carcere duro che prevedeva stretta sorveglianza ed esclusione dagli spazi comuni, era accordata una certa libertà ai carcerati e i nastri Mixed by Erry arrivavano nei penitenziari senza particolari sotterfugi, perché la circolazione delle cassette era ancora una pratica consentita. Un giorno si presentò una donna alla guida di una Jaguar, ingioiellata come una madonna. Appena aprì la bocca, Enrico si rese conto che l’italiano non era il suo forte e che sicuramente si trattava della donna di qualche boss. La donna gli allungò la lettera del marito che dal carcere le chiedeva una cassetta con i pezzi di quando facevano l’amore. Con molta disinvoltura lesse a Enrico la lettera per intero e poi lo guardò interdetta, perché non ricordava quali fossero i brani richiesti dal marito. Ma Enrico, che ha una memoria prodigiosa per quello che riguarda le canzoni, riuscì a fare la cassetta richiesta e la donna felice la portò al marito.

Quando arrestarono Enrico e Peppe successe qualcosa di ancora più incredibile. Nel cortile riservato ai detenuti del carcere di Poggioreale li conoscevano tutti. Tra gli altri c’era un tizio che prese a minacciare Enrico dicendogli che non sarebbe uscito vivo da là. Peppe era un tipo molto impulsivo e reagiva immediatamente se si trattava di difendere il fratello, cosi, per evitare che la situazione potesse degenerare e poiché mancavano venti giorni per ottenere gli arresti domiciliari, Enrico decise di non uscire più dalla sua cella. Caso volle che con loro fosse detenuto un pluriomicida. L’uomo intervenne dicendo a Enrico di non preoccuparsi e che ci avrebbe pensato lui a sistemare le cose, perché non voleva che si pensasse che nella cella con lui ci fosse uno “senza palle”. Enrico, da parte sua, voleva evitare in ogni modo di scatenare tensioni inutili, e quindi se ne usciva con frasi del tipo: “Non vi scomodate, perché noi non mangiamo di questo pane”. Voleva far capire che non gli interessavano storie complicate di principio e di rivalità. Ma non servì a niente. L’uomo che era in cella con loro minacciò il carcerato che aveva minacciato a sua volta Enrico, dicendo che i due erano bravi ragazzi e che se fosse successo loro qualcosa gli avrebbe tagliato la testa compiendo il suo quinto omicidio. Poiché Enrico sentiva di essere l’oggetto della contesa, si intromise chiedendo all’uomo spiegazioni di tanto odio ingiustificato nei suoi confronti. Quello candidamente dichiarò che aveva ucciso moglie e amante colti in flagrante nel letto mentre ascoltavano la sua voce che dal nastro annunciava la dedica agli innamorati Pasquale e Maria. Da quel momento si era ripromesso di ammazzare Enrico, proprio perché era stato testimone di quell’infedeltà. Enrico fu costretto a spiegargli che neanche li conosceva quei due che gli avevano commissionato la cassetta e che il suo era solo lavoro e non gliene fregava niente di chi fossero i clienti.

Gli episodi di tensione come questo sono diffusi nel contesto popolare napoletano.



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