Confessioni di uno scrittore in bilico by Rob Doyle

Confessioni di uno scrittore in bilico by Rob Doyle

autore:Rob Doyle [Doyle, Rob]
La lingua: ita
Format: epub
editore: 8tto
pubblicato: 2023-09-04T10:46:13+00:00


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Ti ricordi che ti ho parlato della figlia di Eddie, Callisto? Mi ha invitato per una settimana a Marsiglia con degli amici. Stiamo in un grande appartamento fico vicino al porto, con un patio di marmo bianco. Seguo le strette vie profumate del quartiere arabo in una trance di sensualità e vermouth pomeridiano. Se stringo gli occhi potrei essere in Marocco, Tunisia, Algeria. Il ragazzo di Callisto ci ha raggiunto per qualche giorno. Mi è piaciuto. Sembrava più virile di me, cosa con cui credo di voler dire che ha più soldi. La loro provocante amica Lucia mi prende in giro riguardo alle scene di défaillance sessuale nel mio romanzo che ha preso in prestito da Callisto: Sono autobiografiche?, chiede. Lucia indossa abiti stretti e brillanti, o shorts di jeans e T-shirt con la vita legata in un nodo. Potrei buttarmi in ginocchio per strada in pieno giorno e baciarle il piercing all’ombelico, accettandone poi qualunque conseguenza. Ieri siamo andati a nuotare nel porto e lei indossava un bikini che era come la metafisica. Sa che mi tortura e la cosa piace a entrambi. Lei frequenta un ingegnere di Madrid. Dopo qualche drink ieri notte, mi ha raccontato che una o due volte al giorno si masturba con lui in video chat, e poi mi ha guardato mentre me la immaginavo.

Beviamo vermouth, rosé, bicchieri di birra, caffè, in genere nei bar vicino al porto. Per un po’ avevo smesso di bere: ne ho ottenuto una chiarezza mentale da tempo perduta, ho passato qualche depressione debilitante. Ero giunto alla conclusione che gli anni delle bevute fossero finiti, mi si apriva davanti la possibilità della felicità. E poi, in modo tipico per un alcolista, mi venne alla mente una mattina che non c’era alcun valido motivo per non bere, per scegliere la pace rispetto alla distruzione alcolica. Ormai so che non ce la posso fare a portare avanti la moderazione – un segno di culture e persone degenerate, secondo Nietzsche. Una volta mi hai detto che non ti consideri un’alcolizzata, ma ti consideri un’ubriacona. Mi rispieghi la differenza? È stata Duras a scrivere qualcosa in proposito? Che beveva vino a letto tutto il giorno? Mi immagino ad avere una breve e violenta relazione con lei: finisce in modo terribile, con lei che mi fa un taglio nella faccia. Una volta a Calcutta ho visto una capra che veniva sacrificata su un altare a Kali. La testa volò via in un sol colpo di spada, poi il corpo si contorse sul terreno polveroso, spruzzando sangue dal moncherino.

Ti dà fastidio quando parlo di queste ragazze con i tanga che ci sono e non ci sono? Scusa. Raccontami dei tuoi amanti, che cos’hanno che manca agli uomini della tua età, così so che cosa mi sto perdendo. Ho ordinato un altro bicchiere verde di vermouth e ho appena ingoiato dieci milligrammi di Valium. Niente al mondo mi può fare del male, almeno per le prossime cinque ore. Magari salterò dal molo con i ragazzi dalla pelle bruna che sembrano essere usciti dalle pagine di Camus.



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