Le guerre dei papi (eNewton Saggistica) (Italian Edition) by Giuseppe Staffa

Le guerre dei papi (eNewton Saggistica) (Italian Edition) by Giuseppe Staffa

autore:Giuseppe Staffa [Staffa, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854199729
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2016-12-17T00:00:00+00:00


Di nuovo lotte e macchinazioni

L’istigatore di questa rinnovata stagione di complotti fu, inutile dirlo, il solito Girolamo.

Già durante il corso del 1480 il rapace rampollo aveva indotto lo zio a stringere un’alleanza con Venezia.

L’accordo era il risultato di un disegno di ampliamento della propria influenza territoriale: alla Serenissima sarebbe stata ceduta Ferrara, previa l’eliminazione di Ercole d’Este verso il quale Girolamo non nutriva particolare simpatia; in cambio la città dei dogi avrebbe garantito il suo appoggio all’ambizioso piano di invasione del Regno di Napoli.

Dietro tutti orchestrava segretamente Sisto che, ben conscio della potenza della Repubblica marinara, mai avrebbe appoggiato l’espansione della città lagunare verso la terraferma, creando un mostro capace di azzannare il regno che tanto si stava affannando a creare per il nipote: bluffando come un navigato baro egli intendeva sfruttare l’aiuto dei veneziani per annettersi il Regno di Napoli ma intendeva ripagarli con la sottrazione di Ferrara che invece avrebbe donato, una volta conquistata, direttamente al nipote, lasciando Venezia con un palmo di naso.

Così il perfido gioco di Sisto precipitò di nuovo l’Italia nella voragine della guerra.

Nel maggio del 1482 Venezia invadeva il territorio di Ferrara conquistando rapidamente Rovigo. Nel frattempo truppe napoletane, inviate da Ferrante in soccorso del genero Ercole d’Este, penetravano nello Stato pontificio dopo che il papa aveva vietato loro il passaggio: le armate, guidate dal duca Alfonso di Calabria, figlio di Ferrante, devastarono i dintorni di Roma appiccando incendi che giunsero fino alle porte della città.

Mentre le campagne romane subivano saccheggi e rovine non è che all’interno dell’Urbe c’era molto da stare allegri. Un’accolita di banditi, camuffata dietro i blasoni nobiliari, si scannava alacremente per le strade, riverberando gli schieramenti che stavano insanguinando la martoriata penisola.

A favore del papa si battevano gli Orsini, contro di lui i Colonna e i Savelli, in una sarabanda in cui anche all’interno di quelle fila le distinzioni non apparivano poi così nette; intanto mischie, zuffe, e teste rotolanti costituivano lo spettacolo giornaliero di soldataglie che bivaccano giocando a dadi sugli altari e nelle sacrestie.

A togliere le castagne dal fuoco ci pensò il famoso uomo d’arme Roberto Malatesta, signore di Rimini, che il 15 agosto del 1482 marciava trionfante sotto le finestre del Laterano sfilando con un seguito di cavalieri, archibugieri, artiglieria e 9000 fanti, mentre Sisto alzava le mani benedicendo tutta quella carne da cannone.

Alcuni giorni dopo, il 21 agosto, il contingente di Malatesta, a cui si erano aggregati rinforzi veneziani e papalini intercettò e sgominò l’armata napoletana tra le melme della pianura pontina, in località Campomorto, un nome che si rivelò di lugubre presagio: più di mille soldati perirono nello scontro che fu uno dei più cruenti combattuti in quegli anni in Italia. Più di mille anime immolate alla perfidia di Sisto che sembrava non avere limiti. Qualche tempo dopo, il Malatesta moriva in seguito alla malaria contratta tra i fetidi stagni pontini e Sisto, che fino a pochi attimi prima stava festeggiando in trionfo le mirabili gesta del condottiero, con una mano fece sparire la salma



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.