Contro Ratzinger by Anonimo

Contro Ratzinger by Anonimo

autore:Anonimo [Anonimo]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:28:12+00:00


* * *

A fronte di questo silenzio, si ascolta un intenso vociare. È abitato dalle parole di condanna che il Vaticano pronuncia, con insistenza sempre maggiore, contro l’amore omosessuale scelto liberamente da persone adulte. Con l’elezione di Benedetto XVI, il giudizio sull’omosessualità della Chiesa è mutato in modo sottile e radicale, precisando e purgando da ogni cedimento tendenze già presenti nel Magistero. È

indicativo ripetere le parole pronunciate da Wojtyla nel 1979, durante il primo viaggio pastorale negli Usa: «L’attività omosessuale» disse Giovanni Paolo II «da distinguersi dalla tendenza omosessuale, è moralmente malvagia». Con Benedetto questa distinzione svanisce: la condanna non è più sul piano dell’azione, ma su quello della natura individuale. A essere cattivo, cioè, non è più l’atto omosessuale, ma l’omosessuale in quanto tale.

Non si possono spiegare altrimenti i contenuti dell’Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al seminario e agli ordini sacri pubblicata dalla Congregazione per l’educazione cattolica, e approvata dal Santo Padre il 31 agosto 2005. Costretta a distinguere tra omosessuale profondo e omosessuale transitorio (forse per non vedere svanire le poche vocazioni rimaste), la Congregazione «ritiene necessario affermare che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario o agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay». Va escluso non solo chi fa, ma anche chi è (e perfino chi sostiene). Una posizione che ha nel papa, da sempre, il suo più illustre sostenitore.

La condanna di Joseph Ratzinger dell’omosessualità riformula in linguaggio filosofico l’antico adagio cattolico secondo il quale l’omosessualità sarebbe «contro natura». L’accortezza del retore sconsiglia di riproporre l’accusa con le stesse parole (anche perché un ponderoso tomo del 1999 del biologo Bruce Bagemihl, intitolato Biological Exuberance, ha inventariato centinaia di specie di animali – dal canguro nano della Tasmania al gatto domestico – che indulgono volentieri ai piaceri dell’amore tra uguali). Ma la sostanza non cambia di molto. A partire dalla lettera pastorale Homosexualitatis problema del 1986, Ratzinger non fa che declinare lo stesso concetto: «È impossibile accettare la condizione omosessuale come se non fosse disordinata».

L’omosessualità è un «disordine oggettivo». La definizione ricorre ovunque. Nella Notificazione riguardante Suor Jeannine Gramick, SSND, e Padre Robert Nugent, SD del 31 maggio 1999 («… le posizioni espresse da Suor Jeannine Gramick e da Padre Robert Nugent in merito alla malizia intrinseca degli atti omosessuali e al disordine oggettivo dell’inclinazione omosessuale sono dottrinalmente inaccettabili») come nello scandalizzato lamento di Subiaco dell’1 aprile 2005 («Ben presto non si potrà più affermare che l’omosessualità, come insegna la Chiesa cattolica, costituisce un oggettivo disordine nello strutturarsi dell’esistenza umana»). Il concetto di

«disordine», per di più se ha da essere «oggettivo», non è di quelli immediatamente spendibili sul piano dell’argomentazione filosofica. Non lo è, almeno, se prima non si riesce a definire, in modo il più possibile inattaccabile, i concetti di oggettività e di ordine. È un’esigenza, quella di arrivare a una definizione condivisibile e salda sulla



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.