Dopo quella prima notte (Italian Edition) by Abby Green

autore:Abby Green [Green, Abby]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858965023
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2017-05-18T22:00:00+00:00

L'aveva baciata con la sola intenzione di smascherarla. Quando lo aveva guardato con quei suoi grandi occhi verdi e aveva parlato della possibilità di un suo coinvolgimento emotivo, la rabbia gli era ribollita nelle vene. La piccola Rose stava ancora tentando di raggirarlo, e doveva essere punita. Ma non appena le loro labbra si erano toccate, ogni pensiero razionale gli era sfuggito dalla mente, sostituito da un desiderio travolgente enfatizzato da mesi di frustrazione sessuale.

I seni alti e pieni di lei erano premuti contro il suo petto... Più pieni di come li ricordasse, considerò Zac. Voleva toccarli, verificare se la sua supposizione fosse esatta, voleva toccare tutto di lei, capì mentre faceva vagabondare le mani sul suo corpo fino a soffermarsi sul ventre. E allora l'evidenza del cambiamento che stava avvenendo nel suo fisico lo colpì come una doccia fredda, riportandolo bruscamente alla realtà. E non perché il suo desiderio si fosse placato, ma perché l'aveva baciata per impartirle una lezione, e invece era riuscito solo a riportare alla luce la sua stessa debolezza. Si scostò così repentinamente da farla vacillare.

Rose aprì gli occhi e lo vide già a qualche passo di distanza, calmo, non un capello fuori posto, mentre a lei sembrava di avere appena corso la maratona. Si strinse le braccia intorno al corpo, odiandosi per il respiro affannoso e per i capezzoli che, ancora inturgiditi, premevano sotto il reggipetto, rivelando la sua vulnerabilità. «Allora?» domandò, compiacendosi per il tono calmo della sua voce. «A cosa devo questo trattamento?»

«Mi hai chiesto se il nostro incontro ha significato qualcosa per me» replicò Zac, «e io ti ho fornito una spiegazione esauriente. Fra noi è scattata una potente attrazione fisica, e di conseguenza io ho desiderato portarti a letto. Ero ovviamente all'oscuro dei tuoi progetti, ma alla fine la conclusione sarebbe stata la stessa.»

«La conclusione?» ripeté Rose incerta.

«Sì. La conclusione è che nessuna donna avrà mai un posto fisso nella mia vita, non quelle che si impegnano al massimo pur di raggiungere un simile traguardo, tantomeno le altre che sono disposte anche a farsi mettere incinte pur di guadagnare una fortuna alle mie spalle» affermò Zac, poi fece una pausa, un sorriso cattivo che gli incurvava le labbra. «Sei un'attrice molto dotata, devo concedertelo» riprese. «O forse ti sei esercitata a lungo per interpretare la parte della verginella timorosa... Forse il bambino non è mio, dopotutto, ma non andrai da nessuna parte fin quando non avrò la certezza di essere io il padre. E in questo caso ti consiglio di non nutrire false speranze. Il bambino sarà un Valenti, su questo non c'è dubbio. Non pagherà il prezzo della tua meschinità, io lo proteggerò e sempre io deciderò quale sarà il tuo ruolo, se mai ne avrai uno, nella sua vita.»

Un nodo le serrò la gola, portandole via il respiro. Con gambe che le tremavano, Rose raggiunse il divano e crollò sui cuscini. Cercò di razionalizzare, di trovare un senso diverso alla dichiarazione di Zac, ma le bastò guardare il suo viso duro e inespressivo per capire che aveva interpretato correttamente ogni sua parola.

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