Amanti by Laura Costantini

Amanti by Laura Costantini

autore:Laura Costantini [Costantini, Laura]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Laura Costantini
pubblicato: 2019-02-09T23:00:00+00:00


***

Aveva nevicato per tutto il tragitto fino al Lancashire. Un viaggio infinito durante il quale Lord Lennox aveva avuto la netta impressione che perfino il cielo stesse cercando di avvertirlo, di tenerlo lontano dalla villa di John Woodworth. Era il 20 dicembre 1887 e lui ancora non si spiegava come fosse accaduto. Come aveva fatto Robert a convincerlo a passare il Natale tra estranei, sotto il peso di sguardi ostili e diffidenti? Kiran non aveva voglia di indossare maschere e sorrisi falsi. Non aveva voglia di parlare d’affari con Il futuro suocero di Robert. Non voleva intrattenersi con il codazzo di industriali del tessuto che gli avrebbero ronzato intorno come api sul miele. Non voleva sentirsi un patrimonio ambulante, né lo spunto per pettegolezzi feroci. Eppure era esattamente quello che sarebbe accaduto, perché Robert, accidenti a lui, aveva preteso che il settimo conte di Lennox fosse ospite di quel Natale che anticipava il futuro. Uomo sposato, padre, legato alla famiglia, soprattutto quella della sua mogliettina adorata. L’istinto gli urlava di fermare la carrozza, tornare alla stazione e prendere il primo treno per Londra. Ma aveva stampati nella mente e nel cuore gli occhi di Robert. Quelli e il ricordo delle due volte in cui erano stati amanti. Due sole volte. Perché non era prudente. Perché non erano mai liberi, mai soli. Mai se stessi. Che senso aveva? Cosa stavano facendo?

“Ci siamo, milord. Finalmente siamo arrivati”, annunciò Ciril. Era pallido, infreddolito ed evidentemente sofferente. Il valletto odiava i mezzi di trasporto. Tutti. Riusciva ad avere la nausea sul treno, in nave, in carrozza, a cavallo. Kiran non condivise l’entusiasmo dell’annuncio. Rimase a fissare l’esterno mentre la carrozza percorreva il viale d’accesso e andava a fermarsi sotto il portico dove già si raccoglieva la servitù che doveva occuparsi dell’accoglienza e dei bagagli. Nessuna traccia di Robert. Quando il mezzo fu fermo e Ciril scese per posizionare il predellino, Kiran vide sopraggiungere John Woodworth.

“Benvenuto Lord Lennox. È un onore avervi qui.”

Sorriso, mano spianata. Kiran la strinse sforzandosi di apparire vivace. Ma continuava a guardare verso il grande portone aperto. Robert, Sir William, Lady Alvena… Aveva bisogno di un volto familiare. John intuì i suoi pensieri.

“Venite. Avrete bisogno di rifocillarvi dopo il viaggio e di sistemarvi nella vostra stanza. Robert e i suoi genitori sono in città con mia figlia. Catherine ha insistito per condurli a teatro, ma torneranno presto. Venite.”

Catherine aveva insistito. Robert sapeva che lui sarebbe arrivato quella sera. Ma Catherine aveva insistito. Il primo punto fermo. La prima dichiarazione di guerra. Tu arrivi, Lord Lennox, ma sei solo un invitato come gli altri. Non è necessario che Robert e quella che consideri - a torto - la tua famiglia siano qui ad accoglierti. Non sei importante. Forse lo sei stato. Ma non lo sarai più. Una rabbia sorda lo avvolse, insieme a una tristezza mortale. Si mosse rigido sulle orme di John e non ascoltò neanche una delle molte parole che l’uomo gli rivolse mentre gli faceva strada nell’ala della villa riservata agli ospiti.



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