Amore fuori programma (Un cuore per capello) by Anna Zarlenga

Amore fuori programma (Un cuore per capello) by Anna Zarlenga

autore:Anna Zarlenga
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788871636337
editore: PubMe
pubblicato: 2017-11-20T00:00:00+00:00


Capitolo diciannovesimo

Lia

Il mio primo sabato da disoccupata. Beh, non del tutto disoccupata, visto che ho sempre l'ingaggio al locale, però godo sicuramente uno stipendio in meno. Quello stipendio che non ho mai visto. Perché, ovviamente, dovevo dimostrare la mia superiorità, accidentaccio a me. Ora io e la mia superiorità moriremo simpaticamente di fame, ma saremo dignitose fino al midollo, non è una grande soddisfazione?

«Mi sa che dovrai metterti a dieta, Pallino» annuncio al felino pazzo che mi guarda in cagnesco (anche se è un gatto).

Maooooo!

«Inutile protestare, ammasso di peli. O ti cerchi un lavoro o non posso più mantenerti.»

Mostrandomi platealmente la coda, Pallino si allontana e si infila nella sua cuccetta, avendo cura di posizionare il muso verso il muro. Non ha gradito la mia osservazione, probabilmente.

Mi siedo al tavolo con un sospiro. Nella mia testa rotolano in modo confuso una valanga di pensieri che hanno un solo volto, quello di un uomo dagli occhi castani e intensi. Vorrei combattere, vorrei lasciar fuori dal mio mondo quegli occhi e quelle labbra che sanno di cannella, ma ci sono cose che nemmeno io riesco a fare. Ormai la mia vita ha una colonna sonora di sottofondo che parla solo di lui. E a proposito di colonna sonora, io ho una canzone da scrivere e all'improvviso nel mio cervello si è acceso un interruttore.

Comincio a buttar giù le parole, canticchiando la melodia che ha scritto Francesco. Ironia della sorte, il mio ex ragazzo ha composto una musica che accompagnerà parole non dedicate a lui, ma le mie mani sono indifferenti a questo particolare. Quando scrivo canzoni il mio cuore è libero dalle paure che gli infonde il cervello. Dovrei essere terrorizzata da questo foglio bianco pieno dei segni di ciò che mi tormenta, ma in realtà quello che sento ora è solo un calore intenso che avvolge ogni singolo angolo della mia pelle.

Sono concentrata sulle parole, intenta ad assaporarle singolarmente, quando il mio cellulare vibra. Un'occhiata al display mi rivela che Francesco sta tentando di chiamarmi.

Non ho esattamente voglia di intrattenere una conversazione, tanto più che stasera dovrò stargli fianco a fianco per molto tempo e il mio livello di sopportazione è troppo basso per non mandarlo a quel paese dopo due secondi. Mi sa, tuttavia, che mi tocca rispondere. Francesco è un tipo tenace e rischio di trovarmelo sotto casa, se lo ignoro.

«Cosa c'è, Francesco?» rispondo senza mezzi termini.

«Sto venendo a prenderti, preparati.»

Cado dalle nuvole. Mi preparo? Alle quattro del pomeriggio?

«Non dire sciocchezze! È prestissimo, perché dovrei prepararmi?»

«Abbiamo un colloquio con i proprietari del locale. Hanno chiamato me, ci vogliono tutti lì tra un'ora. Perciò preparati e mettiti qualcosa di elegante, hanno particolarmente insistito sull'abbigliamento formale. Sbrigati, sono da te tra poco.»

Resto per qualche secondo a riflettere. Che ci vogliano licenziare anche dal Blue Dragon? Il pensiero mi sfiora e mi atterrisce, ma se applico la tecnica di ragionamento “alla Francesco”, mi rendo conto che la cosa è inverosimile: perché dovrebbero volerci tutti in tiro se poi la loro intenzione fosse



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