E adesso che c***o faccio? by Michele Polico

E adesso che c***o faccio? by Michele Polico

autore:Michele Polico [Polico, Michele]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2024-02-01T12:00:00+00:00


Anche se potrebbe sembrare che competenze e attitudine siano gli aspetti più importanti, la realtà è che spesso sono le relazioni a fare la differenza, e proprio per questo è bene curarle da subito e in ogni contesto, e capire bene cosa significa. Relazione, infatti, non vuol dire semplicemente avere un contatto, ma un dialogo aperto.

Te lo spiego meglio con un esempio. Alla fine dei corsi e delle lezioni lascio sempre il mio numero di telefono a tutti gli studenti, e spesso la maggior parte di loro non mi scrive fino a quando non finisce gli studi. Alcuni di loro li ho assunti dopo che si sono fatti sentire a volte anche dopo un paio d’anni, se non di più; altri li ho suggeriti ad amici che in quel momento sapevo che stavano cercando profili del genere; ad altri ancora ho dato solo qualche consiglio. Spesso però sono stato io a contattare alcune di queste persone per offrire loro un’opportunità o un lavoro, e l’ho fatto solo con chi è stato capace di mantenere attivo il contatto e viva la relazione, mandandomi un messaggio o una mail di saluti, o chiedendomi un consiglio, una mia opinione sulla tesi o su qualche altro argomento.

È vero, queste persone sono le più impegnative in termini di tempo e attenzione, ma sono quelle a cui spesso offri delle occasioni, perché ti restano in mente e ti fanno capire che mantenere un legame è per loro importante.

Contrariamente a quanto si pensa, infatti, il modo migliore per creare relazioni non è dare, ma chiedere: le persone, questo a volte si scorda, hanno bisogno di sentirsi utili e importanti per gli altri, non in debito.

Ma torniamo a parlare del lavoro di cercare un lavoro, attività che paradossalmente comincia ben prima di cercarlo; non con la prima ricerca, il primo curriculum o il primo colloquio, ma quando ti prepari per tutte queste cose, anche senza saperlo. Se riuscirai a farlo nel modo più autentico, vedrai che presto riceverai la tua prima offerta, e se entro poche ore non ne arriverà una seconda, accetta la prima senza pensarci due volte.

Così facendo avrai da subito la possibilità di fare esperienza: perché fare qualcosa è sempre meglio che non fare niente, e ogni esperienza ti insegna e ti fa capire cosa vuoi e cosa non vuoi, e ti prepara per qualcosa di meglio in futuro. O, magari, contrariamente alle attese, in questo primo lavoro ti troverai bene e deciderai di restarci più a lungo di quanto avresti pensato.

Per andare incontro al futuro, il modo migliore è quello di agire: non conosco infatti un altro modo per fare, che non sia quello di fare.

Consapevolezza, prontezza di spirito e un pizzico di malizia e furbizia.

Preparazione da un lato, improvvisazione dall’altro.

Puntando l’obiettivo in maniera istintiva, ma non per questo non programmata.

Perché se hai deciso di voler arrivare devi essere pronto a partire.

E se non ti senti ancora pronto fai così: mettiti comunque le scarpe. Esci in strada, guarda dritto davanti a te, fai un bel respiro.



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