Fare diligente inquisitione: Gian Pietro Carafa e le origini dei chierici regolari teatini by Andrea Vanni

Fare diligente inquisitione: Gian Pietro Carafa e le origini dei chierici regolari teatini by Andrea Vanni

autore:Andrea Vanni [Vanni, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Religion, Christian Church, History
ISBN: 9788883344435
Google: pkrUSAAACAAJ
editore: Viella
pubblicato: 2010-11-15T18:00:29+00:00


Come il Carafa ben sapeva, la drammatica frattura che i minori stavano vivendo in quegli anni aveva contribuito ad avvicinare alcuni frati alle idee riformate. La polemica nei confronti delle autorità romane, accusate di aver gestito in modo superficiale la riforma della compagnia, si era trasformata nel caso veneziano in frequenti manifestazioni di esplicito dissenso religioso, destinate a propagarsi a macchia d'olio anche in altre aree della penisola, sebbene con motivazioni e manifestazioni profondamente differenti. La se parazione tra le famiglie francescane del 1517 aveva penalizzato i conventuali, limitando le professioni e vincolando l'elezione delle cariche più alte al placet del ministro degli osservanti. Eletto a Roma in quello stesso anno, il nuovo generale dei conventuali Antonio Marcelli da Cherso doveva affrontare le emergenze di un ordine prossimo alla dissoluzione. Si preoccupò infatti di pubblicare una serie di norme volte a impedire la predicazione itinerante dei frati e a stabilire una maggiore disciplina nei conventi. Rimise tuttavia il suo incarico solamente due anni dopo e al suo posto venne eletto Antonio Sassolini, che proveniva dal convento fiorentino di Santa Croce. Sotto la sua guida e quella del suo successore Giovanni Vigerio esplose la contestazione dei religiosi, che assunse subito una dimensione eterodossa. La repressione dei dissenzienti non fu immediata. Nonostante la documentazione attesti la volontà della Repubblica di arginare la Riforma, la condiscendenza di alcuni dei suoi rappresentanti verso la predicazione e la diffusione di libri ereticali mette in risalto l'ambiguità di quanti denunciavano come «pernitiosa peste» il luteranesimo, salvo poi servirsene per contrastare l'invadenza romana, come avvenne per il dissenso dottrinale dei minori conventuali, i cui processi si svolsero in parallelo al contenzioso politico tra Roma e Venezia.



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