Gerrold David - 1980 - Star Trek. Vortice galattico by Gerrold David

Gerrold David - 1980 - Star Trek. Vortice galattico by Gerrold David

autore:Gerrold David
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: narrativa, Fantascienza, Space Opera, Science Fiction, Fiction
ISBN: 9788834707234
editore: Fanucci
pubblicato: 2000-06-14T22:00:00+00:00


CAPITOLO XVIII

Le porte del turboelevatore si aprirono con un sibilo e la ragazza sbucò

sul ponte, con gli occhi sgranati, affiancata da Kirk e da McCoy e seguita a discreta distanza da Spock. – Questo – spiegò Kirk – è il fulcro della mia nave.

– È insegnato... chiedo scusa. Ci insegnano che esiste soltanto una nave, la Nave. Ci sono... leggende, storie dei tempi antichi... e immagini... – La giovane tacque, riflettendo su qualcosa, poi aggiunse all'improvviso: –... ma nessuno ha mai creduto davvero a quelle storie. Erano... fantasie, non avevano nulla a che fare con la vita reale e del resto... anche ammesso che fossero state vere, nessuno di noi sarebbe vissuto abbastanza per vedere la Fine del Viaggio. Quindi l'intera questione di pianeti e di stelle è... oh, non conosco la parola giusta. Mi dispiace. Difficile. Io no attore. No capace di fare questo.

– Non ci sono problemi, credo di aver capito. Siete più... riuscite a comunicare più di quanto crediate. – Kirk la prese per mano e la condusse verso la poltrona di comando. – Adesso rimanete qui e guardate quel grande schermo. Signor Sulu?

Il timoniere toccò un comando sul pannello di controllo e lo schermo di prua entrò in funzione.

– È stelle?

– Sì – annuì Kirk – quelle sono stelle.

– È immagine. Io vedo immagine di stelle a casa. Anche noi abbiamo stelle. Un anno, io parte della squadra che sostituisce stelle bruciate nel soffitto. È lavoro importante.

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– Uh... lo credo, ma queste stelle sono diverse. Sono stelle vere. Le vostre luci sono soltanto un'imi... ecco, sono una simulazione delle stelle, studiate per somigliare a quelle reali.

La ragazza soppesò quell'affermazione. – Ma... storie dicono tutte che stelle vere sono grandi...

– Sì, lo sono.

– Ma queste stelle sono piccole...

– Sembrano piccole perché sono molto lontane.

La ragazza si girò a fissarlo con molta incredulità. – Questa è logica?

– Capitano? – intervenne Spock. – Questa ragazza ha vissuto per tutta la vita in un ambiente dove l'oggetto più lontano che abbia mai visto distava al massimo cinquanta metri, e forse anche meno.

Kirk comprese, e si rivolse nuovamente a Sulu.

– Timoniere, potete attingere qualcosa di adatto dalla biblioteca?

– Subito, capitano. – Sulu sfiorò la tastiera che aveva davanti, guardò lo schermo, poi apportò qualche altra modifica. L'immagine si alterò per ricomporsi in modo da mostrare la superficie di Capella, un gigante rosso, come era possibile vederla da un satellite posto a distanza ravvicinata: un inferno di calore ribollente, una vasta distesa di luce tormentata. La ragazza indietreggiò, impaurita, davanti allo schermo... poi si rese conto che quella era soltanto un'immagine e che nessun altro stava mostrando ansietà, e s'irrigidì, tornando a guardare dinanzi a sé con minor nervosismo. Dopo un momento, l'immagine si ridusse a un puntino luminoso.

– E questo è l'aspetto che una stella ha vista da lontano – commentò

Kirk.

– Ma ce ne sono così tante... –obiettò la ragazza. – Com'è possibile?

– Ci sono più stelle di quante ne possiate immaginare – replicò Kirk. –

Non ho i mezzi neppure per cominciare a mostrarvi quante luci ci siano nel cielo, ma mi piacerebbe provare.



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