Gerrold David - RICERCA NEL COSMO by Cosmo Argento 0046

Gerrold David - RICERCA NEL COSMO by Cosmo Argento 0046

autore:Cosmo Argento 0046 [Cosmo Argento 0046]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Oh, ho amato una sgualdrina castana.

In una notte azzurra e argento…

Alla fine Tapper lasciò che le ultime note si spegnessero. Trasse qualche altro accordo dal lyrril, come per provarne l'intonazione, e attaccò un'altra canzone.

Mass smise di girare su e giù quanto bastava a ringhiare: - Vuoi smetterla? - Non aspettò la risposta, ma raggiunse a grandi passi la porta e fissò la notte. Il padiglione era vividamente illuminato e le falene luccicavano sul prato. Per il resto, non c'era niente da vedere. Mass ricominciò a camminare su e giù.

Tapper mise da parte il lyrril e tornò accanto ai campi di stasi; riprese a esaminare il contenuto.

- A meno che non ci sia un'astronave là dentro, - commentò Mass, - stai perdendo il tuo tempo.

Tapper non gli badò.

Mass uscì fuori trepestando e andò avanti e indietro sotto il portico per un po', facendo un gran baccano; poi tornò dentro brontolando. Si sedette al tavolo, cominciò a muovere i piatti, poi saltò giù dallo sgabello e ricominciò la sua monotona passeggiata. Tapper annusò una bottiglia di acqua-lucente di Antares, poi la rimise nella stasi.

- Dannazione! - esplose Mass. - Non sai fare altro che giocare con quelle cianfrusaglie?

Tapper lasciò cadere le gemme-fiamma di Spica che stava esaminando. - Che cosa vorresti che faccia?

- Qualcosa! Qualunque cosa! Non so… - Gesticolò esasperato. - Ah, lascia perdere, non c'è niente che possiamo fare, soltanto aspettare e vedere se tornano.

Tapper aprì un altro campo, e qualcosa fece: Yarf!

Quel qualcosa era piccolo e peloso, una doppia manciata di peli bianchi e arruffati, quattro zampe flosce e due occhi neri simili a bottoni. Agitava freneticamente la coda e continuava a saltare fino al viso di Tapper, cercando gioiosamente d'inondarlo a furia di leccate.

- Che cosa diavolo… - Mass smise di passeggiare. - Che roba è?

- Non lo so, - ridacchiò Tapper, cercando di tener giù l'animale. - Ma è il più amichevole… umpf! - Il resto della frase si perse in un turbine di allegre leccate. Yarf! Yarf!

Mass aggirò il tavolo e diede un'occhiata alla polizza di carico: - Cucciolo di Ciuffotto Andaluso, - lesse.

- Che cos'è… stai giù! … Un cucciolo di Ciuffotto Andaluso?

- Non lo so. Ne hai uno tra le mani. - Mass si avvicinò per vedere meglio. Tapper cercava d'impedire al cucciolo di divincolarsi. - Non mi pare molto… - Leccata.

- Non ti pare molto cosa?

- … Pericoloso, - finì Mass, asciugandosi il viso.

- Yarf! - assenti il ciuffotto.

Mass arretrò: - Rimettilo nella stasi, - disse.

- Perché?

- Perché non mi piace.

Tapper scosse la testa: - A me piace, - dichiarò. - Almeno è divertente averlo attorno… umpf!. Piantala!

- Oh, bene, - borbottò Mass. Considerò la scena per un altro attimo, poi uscì pestando i piedi. Giunse da fuori la sua voce: - Dannazione, Ike! Dove ti sei cacciato?

Sulle ginocchia di Tapper, il ciuffotto rispose: - Yarf! Yarf!

Il padiglione risplendeva come un gioiello sperduto nell'oscurità. Ad una ad una le sue luci si smorzarono, perdendo vivacità, finché rimase soltanto una vaporosa luminescenza.

Mass giaceva su un duro pagliericcio disteso sulle mattonelle del pavimento, e ascoltava i rumori della notte.



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