Hokusai by Louis Aubert

Hokusai by Louis Aubert

autore:Louis Aubert [Aubert, Louis]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Lindau
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


1 Hokusai nacque a Edo il 5 marzo 1760; a dodici anni, è apprendista da un libraio; a quattordici anni, studia l’incisione; a diciannove anni, è allievo di Shunshō, il pittore degli attori, e si firma Katsukawa Shunrō; poi è allievo di un artista della scuola Kanō e impara le tecniche della scuola Tosa sotto la direzione di Sumiyoshi Hiroyuki; viene a conoscenza di alcune opere olandesi grazie a Shiba Kōkan e si familiarizza con le tradizioni classiche della Cina. Prima di diventare indipendente dalle scuole, ha quindi accumulato una grande quantità di conoscenze. Fino al 1804, contemporaneamente alla pittura, si cimenta nella scrittura; si firma Mongura Shunrō, Sōri e Taito, poi, a partire dal 1800, Hokusai e Gakyōjin Hokusai, Hokusai pazzo per il disegno. Tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX, dipinge deliziosi surimono, preziose stampe dorate e argentate e su carta goffrata che, nel commentare una poesia, sono spesso opere di circostanza in occasione del nuovo anno o di una rappresentazione in onore di attori o di una geisha; pubblica libri di escursioni e passeggiate a Edo e dintorni e illustrazioni di romanzi; poi, dopo un diverbio con il suo principale collaboratore, il grande romanziere Bakin, i suoi disegni vengono pubblicati senza testo. L’Hokusai manga, il suo album di schizzi più importante – il primo volume è pubblicato verso il 1812 e gli ultimi volumi dopo la sua morte –, si scagliona su oltre trentacinque anni. Dal 1814 al 1819, viene dato alle stampe lo Shashin Gafu, il suo libro più bello. I primi libri dell’Hokusai manga riassumono il suo primo periodo di attività prima di Shashin Gafu; da allora abbandona lo schizzo umoristico, approssimativo e bonario, per uno stile più ambizioso con un tratto più ampio e deciso. Nel 1816, così si firma: Hokusai cambiato in Taito; nel 1823, Katsushika Iitsu e Getchirōjin Iitsu, Iitsu pazzo per la luna. Tra 1823 e 1829 sono pubblicate le Trentasei vedute del Monte Fuji; verso il 1827 il Giro per le cascate famose di tutte le province (Shokoku Takimeguri, 8 tavole); tra 1827 e 1830 Vedute di ponti famosi (Shokoku meikyō kiran, 11 tavole); nel 1830 I cento racconti di fantasmi (Hyaku monogatari, 5 tavole); verso il 1830 Specchio dei poeti giapponesi e cinesi (Shika shashin kagami, 10 tavole) e le sue stampe di animali (Falco su un trespolo, Tartarughe nell’acqua, Carpe, Gru e neve, Cavalli), le dieci tavole dei Grandi fiori; il libro Le cento vedute del Monte Fuji (Fugaku Hyakkei) risale al 1834. Nel 1834 si firma Manji e dal 1836 fino alla morte, è Manji, il vecchio pazzo per il disegno. Lascia Edo dal 1834 al 1839; nel 1839, pubblica una serie di libri sugli Eroi e i Guerrieri e le Cento poesie spiegate dalla balia (Hyakunin isshu uba ga etoki); solo 27 tavole furono incise, ma gli schizzi delle altre erano stati terminati. La sua grande tavola dei geometri risale al 1848, un anno prima di morire.

2 Prefazione di Hirata a Shashin Gafu.



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