I Santi patroni by Marino Niola;

I Santi patroni by Marino Niola;

autore:Marino, Niola; [Niola, Marino ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Storica paperbacks
ISBN: 9788815371430
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2022-07-15T00:00:00+00:00


Un’altra celebre manna è quella di sant’Andrea, l’apostolo il cui corpo fu trasportato da Costantinopoli ad Amalfi all’inizio del XIII secolo. Gregorio di Tours scriveva che dalla tomba dell’apostolo a Patrasso usciva un liquido trasparente. Il fenomeno continuò anche dopo la traslazione del corpo a Costantinopoli dove la manna veniva raccolta e distribuita. Lo stesso fecero gli amalfitani che esportavano la manna come rimedio per molti mali. L’uso iatrico delle reliquie, lungi dal restare confinato nel campo della devozione, non è disdegnato dalla medicina ufficiale che fino al XVII secolo associa spesso pratiche terapeutiche e taumaturgia soprannaturale. Resta celebre l’esempio di Torquato Tasso che, durante il soggiorno ferrarese curava il suo male per assunzione orale della manna di sant’Andrea, che gli veniva inviata dal Regno di Napoli. Lo testimonia una sua lettera del 13 settembre 1583 a Scipione Gonzaga: «Benché io abbia ferma fede che ne la manna ch’esce del corpo di S. Andrea sia quella virtù che Vostra Signoria illustrissima mi scrisse, nondimeno lo scatolino è venuto aperto, né so per quale strada, s’è rinnovato in me quel dubbio del quale scrissi già a Vostra Signoria molt’anni sono (d’essere avvelenato!). Però non ho voluto pigliarne per bocca, nè mi risolverò a prenderne, se da l’Alario suo o da alcun altro de’ suoi non me ne sarà portata un’altra ampollina».

Al prodigioso umore del patrono di Amalfi, l’autore della Gerusalemme liberata dedicò, fra l’altro, un bellissimo sonetto contenuto nel manoscritto F2 conservato presso la Biblioteca Estense:

O prezioso umor di corpo esangue,

che morto ancor d’immortal grazia abbonda,

e sparge così chiara e lucid’onda,

s’egli versava già sudore e sangue,

tu dai conforto a chi sospira e langue

in su la morte prima e la seconda;

tu purghi il tosco de la mente immonda

e ’l tartareo furor d’orribil sangue.

E tu sei fonte, che ’n sì pure stille

non converte la terra o ’l freddo interno,

ma ’l sommo e vero Sol, cui nulla adombra.

E tu sei manna, e mille effetti e mille

meraviglie suol farne il Padre eterno

nel gran deserto, che d’orror m’ingombra.



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