Il Mondo rubato by Sergio Valzania

Il Mondo rubato by Sergio Valzania

autore:Sergio Valzania [Valzania, Sergio]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2015-06-22T16:00:00+00:00


La spedizione d'inverno

Il chiarore che rendeva opaline le mura di ghiaccio del castello di Oxiana non era quello di un giorno vero e proprio. In quella stagione dell'anno nel Nord Abbandonato il sole si alzava appena sopra l'orizzonte. Lì rimaneva come immobile per alcune ore prima di calare di nuovo rapidamente e ripiombare la regione in una notte luminescente per il biancore della tersa volta stellata riflesso nell'immensa distesa di neve bianchissima che circondava la fortezza.

Keerg aveva salutato rapidamente quelli fra i cadetti che gli erano stati più vicini nei mesi passati fra gli aspiranti imperiali. Tutti erano rimasti senza parole per la sua decisione e per la disponibilità con la quale era stata accolla dal Primo Servitore. In precedenza non aveva messo a parte nessuno dei lunghi travagli nei quali la sua scelta era maturata, né adesso aveva avuto voglia di fornire una spiegazione esplicita come quella data ad Arnawo. Si scoprì a lasciare quel mondo chiuso con rimpianti ancora minori di quanto si fosse aspettato: non era la sua vita, almeno in quel momento, mentre sentiva con urgenza fisica la necessità di mettersi alla ricerca di qualcosa di cui sentiva un bisogno assoluto. Con questo senso di leggerezza lasciava il castello.

Attraversò gli ultimi cortili reggendo per le briglie il guz che gli era stato assegnato. Una lunga cavezza legava alla sella dell'animale il morso di un robusto bomp carico delle provviste e delle attrezzature necessarie al lungo viaggio che lo aspettava, attraverso una regione inospitale resa particolarmente ostile dalla stagione. L'approssimarsi del periodo delle tormente gli lasciava comunque almeno tre settimane di tempo per superare il deserto di ghiaccio e raggiungere la prima città sulla strada per Pairzit: Dartanabhan, dove iniziava la regione dei boschi.

Arnawo accompagnò il cadetto che abbandonava Oxiana fino alle porte del castello. Camminava in silenzio a fianco del giovane. Solo quando furono davanti ai grandi battenti di legno di querata rinforzato da strisce d'acciaio e sostenute da cardini infissi in profondità nelle mura di ghiaccio si decise a esprimergli una parte delle preoccupazioni che lo angosciavano e delle quali non aveva osato mettere a parte nessuno.

— Vorrei chiederti un favore, ora che stai partendo.

— Tutto quello che posso fare lo farò molto volentieri. Provo un grande affetto per te, e per tutti gli imperiali — rispose Keerg con uno slancio sincero. I mesi passati a Oxiana erano stati fra i migliori della sua vita, anche se ormai sapeva che non li avrebbe rimpianti.

— Sono preoccupato per il ritardo della spedizione d'inverno. Dovrebbe essere già arrivata da qualche giorno e invece non ne ho notizie. Porta con te questo qud in gabbia. Non appena incrocerai il convoglio lascialo libero, lui tornerà qui di corsa e io sarò tranquillo.

"Se mi vorrai mandare anche un messaggio potrai scriverlo su un piccolo rotolo di carta. Lo inserirai in questo astuccio da legare sulla schiena del qud. Spero questa incombenza non ti rechi fastidio."

— Farò tutto come mi hai chiesto — rispose il giovane sorridendo; prese la piccola gabbia,



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