In metamorfosi by Rosi Braidotti

In metamorfosi by Rosi Braidotti

autore:Rosi Braidotti [Braidotti, Rosi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Castelvecchi
pubblicato: 2024-09-15T00:00:00+00:00


DIVENIRE-INSETTO

Nella cultura europea anche gli insetti hanno un rispettabilissimo pedigree letterario e sono culturalmente assai codificati. Nel contesto storico post-nucleare sono diventati simbolo di un vasto assortimento di paure ossessive e di profonde angosce. Tuttavia, pima di essere messi sul mercato come oggetti fobici, essi disponevano di un repertorio assai più ricco e vario. Mutanti da brivido; parassiti emergenti dalle acque di scolo; superstiti dalle mille risorse; tentacolari residui di una precedente era evolutiva; una delle sette pestilenze dell’Apocalisse di san Giovanni; segno della collera divina come le bibliche locuste; gli insetti coprono un gran numero di stupefacenti pratiche di significazione. In positivo, da Esopo a La Fontaine fino ai contemporanei film d’animazione hollywoodiani, le formiche sono il prototipo del robot industriale, o dell’operaio laborioso. Capaci di sollevare pesi cinquanta volte superiori a quello del loro corpo, sono resistenti ai pesticidi e hanno cicli riproduttivi fulminei. I grilli saranno pure pigri edonisti che passano il tempo stesi al sole, ma senza dubbio possiedono anche straordinarie capacità di distruzione. Thomas44 valuta che possano raggiungere una densità di duemila esemplari per metro quadro; sono inoltre in grado di percorrere dieci chilometri al giorno e quindi di distruggere qualcosa come quattromila tonnellate di verde ogni ventiquattro ore. Con precisione maniacale, Thomas aggiunge poi che esistono cinque milioni di specie diverse di insetti. Al peso medio di due milligrammi e mezzo ciascuno, non c’è dubbio che gli insetti facciano sentire la loro presenza sulla terra! In fondo, vi hanno abitato per più di trecento milioni di anni. Le api sono, storicamente, sofisticati ingegneri industriali. Nella sua Storia naturale Plinio ne parla con stupore come se si trattasse di fabbriche naturali. Esse producono il miele, fanno la cera, svolgono migliaia di funzioni pratiche; lavorano duramente, seguono i propri capi e rispettano la propria organizzazione statale. Dotate di un forte spirito di gruppo, sono i membri ideali della polis sebbene, come le formiche, tendano a essere ossessive. Derrida45 ricorre alla metafora delle api per esprimere la sua disapprovazione nei confronti delle femministe accademiche e per condannare il nostro modo di pensare, a suo dire irreggimentato e autoritario. Le api, però, credono anche nell’iniziativa individuale; si producono la propria medicina – il propolis – e sono perfettamente integrate nel proprio ambiente nel quale vanno in ibernazione durante l’inverno e sono superbamente organizzate. Menti militari, commercianti e ingegneri di prima grandezza, le api lasciano Plinio senza fiato e Derrida insoddisfatto.

Lo stesso Plinio sottolinea le caratteristiche degli insetti che, a mio parere, sono cruciali per capire il divenire-insetto che Deleuze sostiene nella sua filosofia del materialismo e del divenire corporeo. Innanzitutto, il salto di scala e i paradossi visivi che ne seguono; sbalordito dalla loro sessualità come un bambino, Plinio si chiede: «Dove [la natura] ha riposto tanta capacità sensitiva nella zanzara?»46. E ancora: «Dove ha posto in questo insetto gli organi della vista? Dove gli organi del gusto? Dove quelli dell’odorato? Da dove fa scaturire questa voce minacciosa e relativamente forte?»47. In secondo luogo, la loro anatomia estremamente



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.