In missione (Italian Edition) by Annabeth Albert

autore:Annabeth Albert [Albert, Annabeth]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-02-24T23:00:00+00:00

Capitolo Quattordici

Se non hai paura di saltare, è ora di smettere di saltare. Le parole del primo capo paracadutista di Wes all’addestramento dei SEAL gli risuonavano nelle orecchie mentre si riunivano sotto il sole dell’Arizona per un’ulteriore esercitazione di lanci militari con il paracadute ad alta quota in cui i SEAL erano specializzati. Aveva fatto escursioni nel deserto con la sua squadra di Little Creek molto più di un paio di volte, ma si stava ancora adattando al modo in cui la sua nuova squadra gestiva le operazioni di addestramento.

E a come le gestiva Dustin. Si trovavano in una situazione sempre più strana – non dissimile dal terrore della caduta libera prima che il paracadute si aprisse quando la morte sembrava imminente – dove sembrava che non riuscissero a trattenersi dal continuare a inviarsi messaggi anche se il terreno stava precipitando verso di loro. La caduta non ti ucciderà, ma l’atterraggio potrebbe farlo. Là fuori, però, erano concentrati solo sul lavoro. Dustin era il suo ufficiale in comando, punto, non il ragazzo che lo implorava in modo così seducente nel cuore della notte o quello le cui confessioni e demoni interiori lo tenevano sveglio per molto tempo dopo aver terminato ogni conversazione.

Al momento, Dustin era a miglia di distanza dall’uomo incerto che lo aveva fatto parlare l’altra sera dopo l’addio al celibato di suo fratello, ed era in piena modalità comandante, esaminando ogni dettaglio con il tenente, il pilota dell’aereo, l’addestratore paracadutista e il medico che avrebbe monitorato gli effetti dell’altitudine, dal momento che quella mattina sarebbero saltati da oltre cinquemila metri. Oltre ai controlli dell’addestratore e del medico, ognuno di loro aveva esaminato la propria attrezzatura, compreso l’ossigeno necessario per saltare da un’altitudine così elevata.

Una volta in aria, la squadra non stava parlando molto in attesa del preavviso dei due minuti. Erano lì da prima dell’alba, e quello sarebbe stato il loro terzo salto della mattinata, e quello dalla quota più alta fino a quel momento. Shiny, il novellino SEAL, aveva meno esperienza degli altri e sembrava decisamente verde e con le labbra pallide.

«Andrà tutto bene,» gli gridò, da sopra il rombo dell’aereo. «Stai andando alla grande.»

«Sì,» aggiunse Curly. «Sai cosa fare.» Lo sapevano tutti: centinaia di salti, ore e ore di pratica e addestramento. E presto sarebbero partiti per un’altra missione, facendolo sul serio in territorio nemico. Proprio come un salto durante una missione attiva, avevano equipaggiamento e attrezzature sparsi tra di loro, il peso accuratamente distribuito in modo che i ragazzi più leggeri come lui e Shiny avessero zaini più pesanti per cadere alla stessa velocità di quelli più grossi come Curly e Dustin. Non potevano rischiare che alcuni membri della squadra cadessero a un ritmo più veloce e finissero lontano dalla zona di atterraggio, nemmeno durante l’addestramento.

Dustin seguì il medico e il capo paracadutista lungo la fila di SEAL in attesa di saltare, controllando i ganci e la pressione della bombola nelle loro apparecchiature e osservando il medico controllare eventuali segni di ipossia. Lui distolse lo

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