Smoky Mountain Dreams: Edizione italiana (Italian Edition) by Leta Blake

autore:Leta Blake [Blake, Leta]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788893123075
Amazon: 889312307X
editore: Triskell Edizioni
pubblicato: 2017-11-15T00:00:00+00:00

Prima dell’esibizione dell’ora di pranzo, Christopher passò all’Up the Crick per fare colazione. Darla non lavorava e dovette aspettare mentre un ragazzo nuovo cercava di capire come si facesse a passare l’ordinazione con il codice per gli impiegati. Poi sedette allo stesso tavolo che aveva condiviso con Jesse e si mise a pensare alla conversazione avuta con Holly quando si era fermato al suo negozio di cappelli quella mattina per raccontarle di chi stava frequentando. Lei non era stata tanto felice quanto si sarebbe aspettato.

«Ovviamente i bambini vengono prima,» aveva detto Christopher. «Ed è un bene, no? Significa che ha delle priorità.»

«E che la sua priorità non sei tu. Dico solo che… i figli sono una cosa complicata.»

Christopher si era stretto nelle spalle. «Quando mai sono stato la priorità di qualcuno?»

«Potresti essere la priorità di Gareth,» aveva ribattuto lei in tono cantilenante e scherzoso, ma il cantante sapeva che era in parte seria.

«Cazzate. Sarei la seconda scelta, perché significherebbe che con la prima non ha funzionato.» Christopher sospirò mentre consumava la colazione, pensando a Jesse e al fatto che la sua prima scelta avesse perso la vita in un incidente d’auto. Era ridicolo autocommiserarsi quando quella povera donna era morta, ma a volte non riusciva a farne a meno.

Tuttavia, Holly non capiva il senso di sollievo che una persona poteva provare nel rendersi conto di essere la seconda scelta, nel sapere che non sarebbe mai stata la prima. Nell’arrendersi all’evidenza. Certo, era un sentimento nato dalla delusione e forse dalla mancanza d’autostima, ma era qualcosa che poteva accettare, e che finalmente sembrava ripagarlo in modo sorprendente e inaspettato.

“Non permetterti di pensare che essere la seconda scelta sia giusto, Christopher.”

«Va tutto bene, nonna,» mormorò. «Ci sono abituato. È più semplice così. Vedrai.»

«Disturbo?» chiese Gareth.

Christopher sentì lo stomaco contrarsi e cercò di trattenersi dall’alzare gli occhi al cielo mentre scuoteva il capo, con la bocca piena di uova e pancetta, e faceva un cenno verso la sedia vuota di fronte a lui. La sedia dove era stato seduto Jesse quando gli aveva mostrato il disegno del medaglione della nonna.

Il piatto del fabbro era pieno di pagnotte e sugo di carne, e il cantante avrebbe scommesso che si trattava delle pagnotte della Birch’s Biscuits, considerata la quantità di denaro che la famiglia Birch stanziava al parco.

«Ciao,» esordì Gareth. La sua voce aveva la stessa roca vibrazione che Christopher aveva avuto modo di apprezzare quando la bocca dell’uomo era stata intorno al suo uccello e aveva fatto vibrare i suoi testicoli mentre Gareth gemeva e ansimava, la barba che gli graffiava l’apertura fino a portarlo all’orgasmo, facendolo implorare per averne ancora. Era stata una notte eccitante. Non lo si poteva negare e, sì, forse il fabbro aveva avuto ragione quando lo aveva accusato di non essere in grado di dimenticarla. C’era del vero in quello che aveva detto.

«Ehi,» rispose lui, quando ebbe ingoiato.

Gareth si rilassò un po’, i suoi occhi che riflettevano le profonde tonalità di marrone della sua camicia di flanella. Avevano quasi

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