Invisibile (eNewton Narrativa) (Italian Edition) by Andrea Cremer & David Levithan

autore:Andrea Cremer & David Levithan [Cremer, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854189911
pubblicato: 2015-12-09T23:00:00+00:00

16

Millie non perde tempo e scaccia subito via Laurie e Stephen dall’incantesimario. Comincia persino a fare sciò, sciò con un tono di voce così alto che non avevo mai sentito prima d’ora. Laurie esce dalla stanza camminando all’indietro, sollevando il pollice mentre scompare su per le scale. Stephen esita, rimanendo fermo a guardarmi. Sta cercando di non mostrarsi preoccupato, e gli rivolgo un sorriso. È più forte di quanto non mi senta adesso, ma so che è preoccupato e non voglio che lo sia anche lui. Sono dove devo essere. Devo farlo, anche se non so che cosa devo fare e anche se preferirei non rimanere da sola con una donna che conosco a malapena e che urla sciò in quel modo.

Millie finisce per sbattergli la porta in faccia. Aveva aperto la bocca, e adesso mi chiedo che cosa stesse per dire. Probabilmente mi stava salutando e basta, ma col mio mondo stravolto momento dopo momento non voglio perdermi niente. Nemmeno un semplice saluto. Più imparo di ciò che c’è in gioco, di ciò con cui abbiamo a che fare, maledizioni, magia… vendetta, più ho paura di ciò che potrei perdere senza preavviso.

Spingo via il pensiero di essere improvvisamente senza il ragazzo di cui mi sono innamorata. Il ragazzo invisibile.

«Cara, cara, cara». Millie mi sta pizzicando le guance, riscuotendomi dal torpore e facendomi arretrare di qualche passo. «Niente facce giallastre qui dentro».

Sto per risponderle stizzita, chiedendo cosa c’entri il colore della pelle con gli incantesimi, ma poi ci ripenso. So che sta cercando di essere gentile in un suo modo strano e molto da nonna. Io invece sto cercando disperatamente di smettere di tremare.

Millie mi rivolge un sorriso indulgente. «Preparo un po’ di tè e vado a prendere dei biscotti».

Sì, cento per cento nonna.

Scompare dietro uno spesso arazzo da parete di velluto che pensavo fosse un affresco ma che in realtà nasconde un corridoio. Starà andando senz’altro in cucina, ma cos’altro c’è là dietro? Vive sotto le strade di New York, da sola nell’incantesimario e con la guardia del corpo con un occhio solo al piano di sopra?

Per quanto sia confusa da questo cambio di atteggiamento, allo stesso tempo non mi dispiace. Tra gli orari folli di mia madre e le mie scuse per non stare a casa e insieme a Stephen, l’ho vista a malapena nelle ultime settimane. Mentre sento il canterellio ovattato e stonato di Millie, mi viene in mente che dev’essere strano anche per lei. La sua nuova esuberanza per la rottura degli incantesimi non è originata soltanto dal senso di colpa, ma anche dalla solitudine.

Mi strofino le braccia, scossa dai brividi. L’incantesimario assomiglia più a una catacomba che a una casa; un posto in cui nascondersi dal mondo ed esserne dimenticato. E Millie vive in esilio qui… da non so quanti anni.

Certa che questi pensieri seri mi stiano facendo rivenire delle guance spiacevolmente giallastre, comincio a girare per la stanza in cerca di una distrazione.

Come posso facilitarmi le cose? Sono una studentessa. Questa è una scuola. È una cosa che conosco.

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